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N 11 2016 milan alessandriaweb

Date post: 26-Jul-2016
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www.stadio5.it [email protected] COPIA OMAGGIO Sport & Spettacolo martedì 1 marzo 2016 anno 6 numero 11 Milan Alessandria In attesa del gran finale
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www.stadio5.it [email protected] COPIA OMAGGIOSport & Spettacolomartedì 1 marzo 2016 anno 6 numero 11

Milan Alessandria

In attesa del gran finale

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MILAN Arbitro: Domenico Celi di Bari

M i l a n Alessandria

Allenatore A

llena

tore

ALESSANDRIAAbbiati

Abate , Romagnoli, Zapata, Antonelli;Honda, Mauri, Poli, Boateng;

Bacca, Balotelli

VannucchiSabato, Terigi, Morero, Sperotto;Vitofrancesco, Mezavilla, Nicco;

Fischnaller, Bocalon, Marras.

(4-4-2) (4-3-3)

povera Inter, sIamo alle solIte

Sandro Mazzola

STADIO MEAZZA ORE 21.00

SinisaMihajlovic

Angelo Gregucci

Campionato nuovo, Inter vecchia. E’ la solita storia, se dia-

mo un’occhiata alla classifica vediamo, dopo la sconfitta di Torino dell’altra sera con la Juve, il nostro ritardo è sali-to a ben tredici punti. Roba da non credere, dal momento che prima di Natale il distacco era al contrario. Non bastasse, abbiamo il fiato sul collo del Milan. I cugini con la vittoria sul Torino ed il nostro flop con la Juve, sono ad un solo punto e non è detto che, con-

tinuando così, non possano non superarci ancghe se l’im-pegno più difficile è il loro, domenica pomeriggio con il Sassuolo. Noi affronteremo a San Siro il Palermo e sicura-mente ci metterà l’anima per uscire dalla sfida con noi con un risultato positivo. Adesso c’è la Coppa Italia, però since-ramente, è inutile farci illusio-ni per il passaggio del turno, dal momento che la Juventus, all’andata, ci ha rifilato tre gol. I bianconeri andranno sicu-ramente in finale, ma atten-zione all’Alessandria che gio-cherà questa sera a San Siro con il Milan. I piemontesi hanno perdu-to smalto in campionato, lasciando diversi punti per strada, ultimi della serie quel-li persi con la sconfitta inter-na con il Bassano di tre giorni fa. A San Siro, l’Alessandria

A Torino, campo dell’Alessan-dria, un mese fa il Milan ha sudato parecchio per vincere, visto che ha avuto bisogno di un calcio di rigore per far sua la sfida. Comunque, nel cal-cio, mai dire mai.Dall’Inter, dopo il 2-0 di due giorni fa, mi attendo una re-azione. Mancini è incavolato a morte con i suoi giocatori e se qualcuno sgarra ancora per un bel pò di tempo, non vedrà più la prima squadra. Un in-vito ai tifosi nerazzurri: anda-te tutti allo stadio e sostenete più che potete questa squadra ormai malata terminale.

schiererà la formazione mi-gliore ed il Milan dovrà stare molto attento perchè Gre-gucci ha nel suo arco frec-

ce velenose come Bocalon e Marconi, due giocatori che sicuramente il prossimo anno faranno un salto di categoria.

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la partita

Severa Bisceglia

Sinisa Mihajlovic ha inseri-to la quinta, non lo ferma più nessuno. Il suo Milan

ha preso, ormai, la giusta piega ed il gioco si fa vedere portan-do a casa comunque punti utili alla classifica si, ma soprattutto al morale. La squadra ora gioca in scioltezza e con schemi ormai acquisiti. Questa sera è di scena la gara di ritorno di Coppa Ita-

al vIa BalotellI e meneZagli addetti ai lavori: “Ci sarà possibilità per qualcuno di dimo-strare coi fatti che può comincia-re da titolare le prossime partite. Mi aspetto da tutti una grande prestazione, in particolare da chi ha giocato meno, e soprattutto da Mario e Jeremy: sono stati molto tempo fermi per infortunio, ma sono giocatori di qualità, quando gli capita occasione devono sfrut-tarla e dimostrare sul campo. En-trambi giocheranno, voglio rispo-ste da loro e da tutta la squadra. Non sono ammessi cali di tensio-ne contro squadra buona ma di Serie C”. Ha di che essere soddi-sfatto il tecnico serbo. Il Milan non ha ancora raggiunto obiet-

ri, ma il consenso della squadra l’ha già ottenuto dimostrando, partita dopo partita, direttamen-te sul campo la serenità. Questa sera in campo vedremo il collau-dato 4-4-2, modulo che fin qui ha dato delle soddisfazioni, con Balotelli, come anzidetto, titolare che avrà sui piedi la grande oc-casione di rimettersi in mostra e dimostrare di meritare la fiducia del tecnico al punto da schierar-lo anche in campionato. Contro il Torino SuperMario è entra-to in scena solo all’89esimo ma ha già fatto vedere buone cose. Torniamo alla partita di questa sera. Il Milan, già consapevole del passaggio del turno, arriva a

lia contro l’Alessandria. Ancora utile, soprattutto per il risultato di 0-1 all’andata grazie al rigore trasformato da Balotelli, pesare direttamente sul campo lo stato di salute di Mario Baloletti e di Jeremy Menez, entrambi parti-ranno titolari. Il tecnico rosso-nero non le manda certo a dire e, proprio riferendosi ai due assen-ti eccellenti di questo campiona-to, in conferenza stampa, senza rivelare lo schieramento di par-tenza, chiarisce il concetto anche

tivi stagionali, ma la quadratura del cerchio si vede e può iniziare a pretendere dai suoi ragazzi. Se-sti in campionato e con un piede già in finale di Coppa Italia. Fra quattro giorni, in campionato, il Milan dovrà vedersela in casa del Sassuolo, partita delicata, i nero-verdi non hanno mai fatto sconti a nessuno. Mihajlovic non ha an-cora ottenuto il pubblico consen-so dal presidente Berlusconi, la prossima stagione non è ancora garantita alla guida dei rossone-

questa sfida con il vantaggio di 0-1 colto all’Olimpico di Torino, l’Alessandria, invece, proverà a giocarsela e, comunque vada, fin qui ha dimostrato che si può arrivare, se ci credi, a giocarsi il passaggio alla finale allo stadio più importante d’Italia. Il Meaz-za potrebbe, nell’ipotesi di una remota rimonta della squadra di Gregucci, diventare il palcosce-nico di una conquista storica per i piemontesi. Mihajlovic, senza rischiare i suoi pezzi da novan-

ta, vuole comunque una squadra competitiva che non riservi cla-morose sorprese. A difesa della porta rossonera ci sarà Abbiati, il portiere di Coppa Italia, in difesa Alessio Romagnoli in coppia con Zapata. Sulle corsie confermato De Sciglio, sulla sinistra, e Cala-bria. A centrocampo in dubbio la presenza di Montolivo mentre sembrerebbe certa la coppia Josè Mauri-Poli. Anche Kevin Prince Boateng partirà titolare lascian-

“ “

do a riposo il guerriero Giacomo Bonaventura. In attacco, molto probabilmente sarà fuori Bacca, potrebbe partire titolare Niang in coppia con Mario Balotelli. Gregucci risponderà con il 4-3-3 nel tentativo di recuperare il gol subito in casa nella gara d’an-data. In porta ci sarà Vannuc-chi mentre in attacco Marconi, sembrano ad oggi le uniche due certezze. Bocalon dovrebbe par-tire dalla panchina, nel tridente

Voglio la finaleoffensivo dovrebbe trovare po-sto dal primo minuto il nuovo acquisto Iocolano al posto di Fischnaller, Marras sulla corsia destra, in mediana, invece, Lo-viso e Branca darebbero maggio-re spessore al gioco con Nicco mezzala sinistra. In difesa i più accreditati risulterebbero Sosa e Sabato mentre in mezzo dovreb-be essere confermata la coppia Santiago Morero-Sirri.

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Diego Lopez dovrebbe essere prossimo al rientro. La sua tendinopatia rotulea ha

dato al giovanissimo collega Gianluigi Don-narumma l’occasione di mettere in mostra le proprie capacità. Il portierone dovrà riconqui-starsi la maglia titolare.

Diego Lopez

Luigi Sada

Estero

Fuga del Barcellona in Liga, con l’Atletico Madrid che lo tallona, si fa per dire, con otto punti di ritardo. La squadra di Simeone ha fatto suo il derby di Madrid, castigando le merengue di Zi-dane. Per Ronaldo e compagni è notte fonda per quanto concerne la lotta per lo scudetto, dal mo-mento che il Barcellona, in ri-monta al Nou Camp, ha avuto la meglio sul Siviglia, grazie ai gol di Messi e Pique. Non molla e fa sentire il fiato addosso al Real il Villa Real, grazie ad una triplet-ta al fanalino di coda Levante, firmata da Baptistao, Castillejo e Lopez. La squadra di Pepito Rossi ha giocato per buona pa-rete dell’incontro in dieci per l’e-spulsione di Navarro. Nei bassi fondi della classifica, colpaccio del Granada a Lacoru-na, con il Deportivo, mentre las Palmas in casa del Eibar.

Cade Il psG per la prIma voltaIl derby di Madrid va all’Atletico

In Francia, sorpresa, prima sconfitta del campionato per il PSG a Lione. La squadra di casa va in vantaggio con Cornet ed Darder, nulla vale il gol di Lucas. il parigini, grazie allo zero a zero del Monaco a Nantews, man-tengono i ventitre punti sulla squadra di Jardin. Torna al suc-cesso, nello scontro diretto per il terzo posto, il Caen corsaro a St:Etienne, mentre affonda da-vanti al proprio pubblico, il Niz-za, perdendo contro i corsi del Bastia. Quasi retrocessi Tolosa e Troyes, battuti in casa rispettiva-mente dal Rennes e Lorient.In Germania, il Bayern Monaco, reduce dal 2-2 con la Juventus in Champions, prosegue la sua ca-valcata solitaria, andando a vin-cere a Wolfsburg, con due reti si-glate da Coman e Levandowsky. Oggi e domani turno infrasetti-manale per la Bundes Liga, con i Bavaresi che ospitano il Mainz, mentre il Borussia Dortmund gioco sul campo del Darmstadt, l’Hertha a Berlino aveva di fron-te l’Eintracht Francoforte. L’Hannover, ultima in classifica,

farlo apposta, le due squadre si ritroveranno una di fronte all’al-tra mercoledì sera a Liverpool. Turno facile, sulla carta, per il capolista Leicester di Ranieri sul terreno di casa contro il WBA. L’inseguitore Totenham è chia-mato al derby di Londra con il West Ham, mentre l’Arsenal ospiterà lo Swansea di Paloschi.

riceverà il Wolfsburg. Si gioca anche in Premiere Lea-gue, dopo il successo del Mache-ster City nella finale di Wenbley, vinta dal Manchester City ai rigori, con il Liverpool. Manco

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pagine 284 - ill. - prezzo € 16,00isbn 978-88-6218-242-3

Nell’ottobre del 1908, cu-riosamente a Chiasso, si

disputava il primo Inter-Milan, la sfida che sarebbe diventata il derby italiano per eccellenza, il più giocato, il più prestigioso. Il derby della Madonnina ne ce-lebra la storia ripercorrendo in sessantuno storie la sua gloriosa epopea attraverso partite famose e incontri che pochi conoscono. Un lungo, intenso e vivace rac-conto, ricchissimo di aneddoti, interviste, personaggi: dai fratelli Cevenini all’immenso Meazza che segnò con entrambe le ma-glie, dai fuoriclasse come Nyers e il Gre-No-Li, Rivera e Mazzola, Matthaeus e van Basten, Ibra e Kaká, a giocatori magari meno celebri ma che un’impronta, nel-la stracittadina, l’hanno lasciata: Smerzi, Bonizzoni, Cappellini, Belli, De Vecchi, Minaudo e tan-ti altri. Calcio, dunque, ma non solo. Poesia, musica, fatti di cro-naca si inseriscono spesso e vo-lentieri nei racconti, al pari delle vicende di una città fortunata a possedere il derby. Perché la stracittadina, oltre a essere emo-zione allo stato puro, è anche de-mocrazia: una sorta di bipolari-

Alberto Figliolia, Davide Grassi, Mauro RaimondiIL DERBY DELLA MADONNINA

smo calcistico, l’esaltazione della dialettica, della libertà. Questo libro rappresenta un sincero, ap-passionato atto d’amore nei suoi confronti.Alberto Figliolia è giornali-sta pubblicista. Collabora con il «Gazetin», periodico indi-pendente di cronaca civile, e «tellusfolio», rivista telematica “glocal”. Allenatore di basket, ha provato a coniugare la passione dell’insegnamento con i concetti di agonismo, democrazia e soli-darietà. Collabora con Silvana Ceruti alla conduzione del Labo-ratorio di Scrittura creativa nella Casa di Reclusione di Milano-Opera. Ha scritto numerosi libri navigando fra poesia e sport. Condivide con Çlirim Muça la vocazione alla divulgazione del-lo haiku e crede con fermezza nel martello libertario e gandhiano della poesia.Davide Grassi, giornalista pub-blicista, ha collaborato con diver-si quotidiani nazionali – tra cui il «Corriere della Sera» – prima di approdare agli uffici stampa. Ha pubblicato Inter? No, grazie! (Li-mina, 2002), Rossoneri comun-que (Limina, 2003) – antologia curata con Andrea Scanzi –, La palla è rotonda? (Limina, 2003), Rossoneri. Il manuale del perfet-

to casciavit (Fratelli Frilli Editori, 2008). Nel 2013, ha curato il Dia-rio della mia guerra (Segni e Pa-role), scritto da suo padre Paolo, e nel 2014 ha partecipato all’an-tologia 33 Racconti rock (QuiE-dit). Il suo sito è www.davideg.it, il blog www.fuorigiocoblog.com. Mauro Raimondi, milanese, ha esordito nel 2003 con Invasione di campo. Una vita in rossonero (Limina), partecipando all’an-tologia Rossoneri comunque (Limina, 2003). Insegnante di Storia di Milano, ha curato la biografia del poeta Franco Loi in Da bambino il cielo (Garzanti, 2010). Della sua città ha raccon-tato il cinema in Milano Films 1896/2009 (Frilli, 2009, coautore M. Palazzini), le testimonianze dei viaggiatori stranieri in Dal tetto del Duomo (Touring Club, 2007) e i libri in CentoMilano (Frilli, 2006). I tre autori hanno pubblicato insieme Centonovan-tesimi (Sep, 2005), Eravamo in centomila (Frilli, 2008) e Portieri d’Italia (A.Car, 2010). Nel 2010, Figliolia e Grassi hanno inol-tre scritto La sua Africa. Storia di Samuel Eto’o (Limina), e nel 2012 Grassi e Raimondi hanno pubblicato Milano è rossonera (Bradipolibri).

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A Losanna in Svizzera la FAI (Federazione Aero-nautica Internazionale)

ha assegnato all’Italia l’organiz-zazione dei campionati del mon-

Missione compiutado di deltaplano nel 2019. Sarà la 22.a. edizione ed il Friuli ad ospi-tare il massimo evento del volo con questo entusiasmante mezzo senza motore che si regge in cie-

lo grazie alle masse d’aria ascen-sionali. La decisione unanime premia l’impegno della regione e la particolarità dell’innovativo progetto che contempla una va-

sta e variegata zona di volo scon-finante anche in territorio slove-no ed austriaco. Base operativa a Tolmezzo (Udine) con decolli ed atterraggi dislocati nell’inte-

ro Friuli, Crosits e Cercivento, Cuarnan e Bordano, Meduno e Travesio i principali. Si prevede una partecipazione di circa 200 tra piloti ed accompagnatori in rappresentanza di oltre venti na-zioni. Circa 100 i volontari che per duesettimane tra luglio ed agosto faranno funzionare la comples-sa macchina organizzativa sotto l’egida dell’Aero Club d’Italia e la regia del team Volo Libero Car-nia e dell’Aero Club Lega Piloti. L’anno prima prova di rodaggio con i pre-mondiali 2018. Le gare di volo libero si svolgono lungo percorsi contrassegnati da punti salienti del territorio che il pilota deve aggirare prima di raggiun-gere l’atterraggio. La regolarità è confermata dal GPS e dal Live Tracking che permette di seguire la gara da un qualunque compu-ter. Dopo ogni giorno di volo ai piloti è assegnato un punteggio in base all’ordine d’arrivo. La somma dei punteggi parziali dà la classifica finale con assegna-zione dei titoli per nazione ed individuali. Mediamente un volo di 100-180 chilometri impegna i piloti per circa mezza giornata, ma distanze e ore variano secon-do le condizioni meteo.Nel 1999, 2008 e 2011, i mondia-li di deltaplano furono ospitati in Italia con ottimo successo di partecipazione. Infinito il pal-mare sportivo del team azzurro: otto volte campione del mondo, le ultime quattro consecutive, compresa quella del marzo 2015 in Messico. Tre volte campione d’Europa. Individualmente Ales-sandro Ploner ha vinto 4 meda-glie d’oro e 3 d’argento; Christian Ciech 3 d’oro e tre d’argento. Si aggiungono la medaglia d’oro di Andrea Iemma ai mondiali d’a-crobazia e quelle di Elio Cataldi e Gaetano Matrella agli europei e numerosi piazzamenti. Il tutto fa dell’Italia la nazione dominante nel panorama del volo in delta-plano anche con le ali prodotte dalla Icaro 2000.

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Un gran finale per il Cross per Tutti FIDAL Milano oggi, cele-brato lungo le rive del naviglio Martesana in quel di Vimodro-ne (Mi), alla sua prima espe-rienza di una corsa campestre grazie agli intrepidi della Nuo-va Atletica Astro, ben suppor-tati dall’Amministrazione del sindaco Antonio Brescianini. Giornata primaverile per i 1721 atleti arrivati al traguardo dopo 19 gare, corse in un lungo retti-lineo pianeggiante che a molti ha ricordato un ippodromo. Con-ferme per i migliori del circuito, qualche new entry come le vit-torie di tappa nei senior di An-drea Lanza e Simona Baracetti, quattro nuovi Campioni Provin-ciali nelle categorie Ragazzi/e e Cadetti/e.Le gare – Nella prova Senior podio per tre iscritti dell’ultima ora. A metà gara Andrea Lan-za (Pro Sesto Atletica) si scrolla della compagnia del bergamasco

Cross per Tutti, festa finale per 1700 atleti a VimodroneAlbanese, Braccia, Dossi e Bono campioni provinciali giovanili

Stefano Locatelli (Atletica Valle Brembana) e si invola sui pra-ti della Martesana per chiudere con 20 secondi di vantaggio. In recupero si piazza al terzo posto Francesco Spinelli (Atletica Dal-mine). Il migliore delle Promesse è stato ancora una volta Andrea Bellandi (Atletica Cinisello), 6° al traguardo oggi. Nella sfida tra Junior e Allievi primo successo per Thomas Previtali (Atletica Vedano) che supera nel finale Alberto Bellinzoni (Atletica Me-rate), al comando per gran par-te della gara. Terzo al traguardo il primo degli under 18 Marco Volpi (Team-A Lombardia), anch’egli al primo successo. Mol-to staccati Matteo Bellea (SAO Cornaredo) e Matteo Burburan (Atletica Monza).Nella gara femminile, che com-prende tutte le categorie dalle Allieve in su, chiude in bellezza il suo trionfale Cross per Tutti Simona Baracetti (Road Runners

Club Milano – SF45), finalmente davanti a tutte dopo tanti piaz-zamenti. Il podio è tutto master con l’argento di Elena Fustella (Atletica Lecco – SF55) e il bron-zo di Cinzia Lischetti (Marathon Max – SF35). La prima senior di giornata è stata Maria Chia-ra Bertin (Road Runners Club Milano), nelle promesse quinto centro per Maria Rita Ruzza (Te-am-A Lombardia), nelle junior successo per Beatrice Taverna (Pro Patria ARC Busto), tra le al-lieve prima gara e primo centro per la velocista Marisabel Ne-spoli (Vis Nova Giussano). Giovanili – Dopo la tradizionale carica degli ottocento Esordien-ti, le categorie giovanili hanno celebrato la giornata del Cam-pionato provinciale. Grande Co-mitato d’onore a premiare con il sindaco Antonio Brescianini e la presidente di FIDAL Lombardia Grazia Maria Vanni. Appunta-

mento piuttosto sentito visti i 454 atleti che hanno preso par-tecipato. Sorpresa nella gara del-le Ragazze con la vittoria senza mezze misure di Susanna Dossi (Atletica Cassano), davanti a Rebecca Biadati (Atletica Cer-nusco) e ad Aurora Piaser (PBM Bovisio). Tutto secondo prono-stico invece nei Ragazzi con la quinta vittoria per distacco di Jacopo Albanese (Team Brianza Lissone) davanti ad Andrea Fa-gnani (Atletica Punto It) e a Fa-bio Massa (Team Brianza Lisso-ne). Nella gara Cadette concede il bis Maddalena Meroni (OSA Saronno), già prima a Seveso, ma il titolo provinciale va a De-bora Bono (Riccardi), seconda al traguardo. Completano il podio Martina Oggioni (PBM Bovi-sio) e Alice Mussi (Athletic Club Villasanta). Tra i Cadetti mai in discussione la vittoria di Giorgio Braccia (PBM Bovisio) che ha preceduto Luca Aliprandi (Atle-

tica Sovico) e Alessandro Felici (Atletica Muggiò). Master – Nella prova M35-M45, corsa con i senior, il migliore di tutti è stato Claudio Manzoni (Runners Bergamo – M40), 5° al traguardo, davanti a Lorenzo Chiappelli (Atletica Assago – M40) e a Fabrizio Rosson (At-letica Cinisello – M35). Nella gara per i Master over 50 va in scena l’ultima, appassionante sfi-da tra Massimo Martelli (Road Runners Club Milano-M50) e Marcello Rosa (Libertas Sesto – M50). Dopo aver staccato tutti, la coppia si presenta al traguardo mano nella mano per un bel ge-sto di amicizia sportiva. Il fotofi-nish dice Marcello Rosa stavolta. Terzo posto per Michelangelo Morlacchi (Runners Bergamo). Classifiche di società – Nella sfida degli Assoluti (Sen-Pro-Jun-All) missione compiuta per

il Team-A Lombardia, che con-ferma la leadership con il mi-glior punteggio di giornata e il successo finale: 1958 punti per la formazione del presidente Nicolò Leonardi. Alle sue spalle posizioni invariate con l’Atletica Virtus Senago (1642) e il CUS Pro Patria Milano (1205).Nella classifica Giovanile (Eso-Rag-Cad) dominio incontrastato per l’Euroatletica 2002 che vince con 3007 punti, quasi 600 di van-taggio sull’arrembante Atletica Monza (2420) che all’ultima gara riesce a superare l’Athletic Club Villasanta (2397).Nella sfida tra i Master grande successo per il Road Runners Club Milano, che grazie agli 80 atleti schierati a Vimodrone ha portato il suo bottino finale a 25044 punti, un’infinità in più dei campioni in carica dell’Euro-taltica 2002 (20200). Salda al ter-zo posto l’Atletica Virtus Senago con 15156.

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buco NERO

Luigi Sada

finestra sul mondo e dintorni

Tripoli bel suol d’amore. Quanti ricordi per la no-stra generazione. La can-

zone è nata nel periodo coloniale fascista. La gente era allegra, non c’era Gheddafi, ma Mussolini che spazzava via con le armi chimi-

lIBIa, altrI ventI dI Guerrache chi si oppeneva all’occupa-zione italiana.La Libia era già tricolore prima della marcia su Roma del 22. La gente tranquilla. il bel suol d’a-more aveva avvicinato, bene o male, occupanti ed indigeni del posto. I beduini, direte voi, però persone pacifiche sia pur sotto il tallone della dittatura famigerata del governo guidato dal Duce. Sono passati tanti anni, Musso-lini non c’è più, fino a qualche tempo fa, c’era, invece Ghedda-fi, terrorista di Stato etichettato dall’America di Reegan e dal lar-ga parte del mono occidentale. Gheddafi, qualche anno fa ha provato a far la pace ed accordi sotto la guida di Berlusconi,ma

il Cavaliere era stato preso per i fondelli in quanto troppo ac-condiscendente con il Rais di Tripoli, Il presidente del Milan aveva fatto stendere tappeti ver-di a Roma per la visita del capo libico e gli aveva regalato collane alle donne-soldato che accom-pagnavano il dittatore nel suo viaggio nella capitale e questa cosa era piaciuta al Rais che ave-va promesso e mantenuto,poi, di bloccare il flusso di migranti ver-so l’Italia e l’Europa.Era un Gheddafi che voleva quat-trini per le riparazione di guerra, d’accordo, ma anche un Ghedda-fi più ragionevole e collaborato-re, tanto vero che nelle sue aper-ture verso il nostro Paese aveva

persino allestito un triangolare di calcio a Tripoli con Inter,Lazio e la squadra locale.Ai giornalisti italiani accreditati, che non erano pochi, Gheddafi dopo la tappa obbligatoria nella zona dove Reegan aveva lancia-to alcuni missili, per rappresa-glia uccidendogli un figlio, ha regalato alla stampa un prezio-so tappetino per pregare. Tutto sembrava sotto controllo e filare liscio, però le primavere arabe di cinque anni fa, è bene ricordarlo, guidate dalla Francia di Nicolas Paul Stéphane Sárközy ci han-no messo lo zampino, lasciando trucidare Gheddafi e quasi con soddisfazione, senza pensare alle conseguenze. Il risultato, a parte

l’orrenda morte in diretta tv del dittatore, è quello di attivare il caos e la guerra civile, l’ISIS, e l’anarchia e via libera alle tribù locali che non aspettavano altro che scannarsi tra di loro. Ber-lusconi è stato deriso per le sue aperture a Gheddafi, vile dittato-re “mangiapopolo” e terrorista. Però il dopo Rais è sotto gli oc-chi di tutti, quindi attenti a dire via ad Assad, abbasso Assad dei senza cervello, lasciando il disco verde all’opposizione per attac-care Damasco, la caccia della te-sta di Assad. La verità è che nel novanta per cento dei siriani scappa per l’ISIS e la guerra civile. Intanto, “l’alle-ata” continua a bombardare i

curdi, gli unici che combattono l’ISIS insieme al governo siriano ed ai russi.Tornando alla Libia, c’è ancora amaretta per la mancata uni-ficazione tra Tobruk e Tripoli. Come sempre, è la religione che comanda. Gli islamisti di Tripoli non legano con i laici di Tobruk e l’ISIS , intanto, ha messo le tende a Sirte, sgozzando dodici militari libici ed uccidendo nei combat-timenti trenta persone. Ma dov’è l’Europa? Starà aspettando che l’ISIS sbarchi sulle coste italia-ne. Forse è arrivato il momento di dire basta ed agire sul piano militare, creando un esercito compatto che possa abbattere il califfato una volta per tutte.

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Anastasia Mazzia

Cinema

L’Oscar per Miglior Attore è stato assegnato a Leo-nardo Di Caprio per la sua

interpretazione in “Revenant” di Alejandro Gonzales Inarritu. L’attore, dopo una lunga attesa e ben cinque nomination, final-mente è riuscito ad aggiudicarsi l’ambita statuetta.Il regista Inarritu, invece, ha vinto per il secondo anno con-secutivo il premio per la miglior regia: l’anno scorso lo aveva otte-nuto per “Birdman”, quest’anno per “The Revenant”.Premio tutto italiano quello per il maestro Ennio Morricone, che dopo il riconoscimento alla car-riera ricevuto nel 2006, ed alla sua sesta nomination, è riusci-to ad aggiudicarsi l’Oscar per la migliore colonna sonora origi-

Oscar 2016: tra premi annunciati e polemiche

L’88esima edizione degli ambiti premi Oscar, cioè gli Aca-demy Awards, si è

conclusa il 28 febbraio al Dol-by Theatre di Los Angeles, in California.La cerimonia di premiazione è  stata condotta dall’attore e comico Chris Rock, che aveva già condotto la 77esima. Quest’edizione si è caratte-rizzata non solo per le poche sorprese  e l’assegnazione di premi preannunciati ma an-che per le molte polemiche

che l’hanno accompagnata.Il premio Oscar per il miglior film è stato vinto, come pro-nosticato da molti, da “Spot-light”,  di Tom McCarthy con Michael Keaton, Mark Ruf-falo e Rachel McAdams. La pellicola racconta la storia del team di giornalisti investigati-vi del Boston Globe, sopran-nominato Spotlight, che nel 2002 è stato premiato con il Pulitzer per aver investigato su oltre 70 casi di violenza sui minori da parte di sacerdoti.Il film con più riconosci-menti è stato  l’action-fantasy “Mad Max: Fury Road”, di George Miller con Tom Har-dy, Charlize Theron, Rosie Huntington-Whitley e Zoë Kravitzche, che ha vinto ben sei premi: dalla scenografia al montaggio,  dal sonoro al montaggio sonoro, dai costu-mi al trucco.

nale per “The Hateful Eight” di Quentin Tarantino. L’Oscar come miglior attrice protagonista è stato assegnato alla bravissima Brie Larson per la sua interpretazione nel film drammatico “Room” diretto da Lenny Abrahamson.Il miglior attore non protagoni-sta è Mark Rylance per  il thril-ler “Il ponte delle spie”, di Steven Spielberg; mentre la  miglior at-trice non protagonista è  Alicia Vikander per il film drammatico biografico “The Danish Girl” di Tom HooperCharles Randolph e Adam McKay hanno vinto il premio Oscar per la miglior sceneggia-tura non originale per il film “La Grande Scommessa”, adattamen-to cinematografico dell’omoni-

mo best seller di Michael Lewis; mentre l’oscar per miglior film d’animazione è stato assegnato ad “Inside Out” della Disney-Pixar.Infine, l’Oscar per il miglior film straniero è stato aggiudicato dal bellissimo film drammatico “Il Figlio di Saul” di László Nemes.Molti i film ed i protagonisti ri-masti a bocca asciutta: da “The Martian” a “Carol” fino all’attore Sylvester Stallone favorito come “Miglior attore non protagoni-sta” per “Creed”.La notte degli Oscar 2016 però non è stata caratterizzata solo da red carpet sfavillanti e tante emozioni, ma anche da molte polemiche e critiche: gli Aca-demy sono stati accusati di raz-zismo e sessismo. Infatti, molti attori e registi afro americani, come Will Smith, hanno gridato al boicottaggio. In effetti, tra le venti nomination nelle categorie riservate agli at-tori non è stato annunciato ne-

anche un afroamericano o un latinos, nonostante in odore di premiazione ci fossero sia Will Smith per “The Concussion” che Idris Elba, noto dj ed atto-re britannico, per “Beasts of no nation”. Molte polemiche hanno anche riguardato la scarsa at-tenzione al genere femminile: nella categoria per la miglior re-gia non è stata segnalata alcuna donna; in quella per la sceneg-giatura, originale e non, su di-ciassette nominati figurano solo quattro donne, di cui nessuna appartenente ad una minoranza etnica.

Nonostante le critiche la notte degli Oscar è un appuntamento molto importante per il mondo cinematografico. Quest’anno, più che mai, è vanto anche per l’Italia per il rilevante riconosci-mento al maestro Ennio Morri-cone ed alle sue bellissime colon-ne sonore.

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11martedì 1 marzo 2016 www.stadio5.it

Musica

Riccardo Sada

Il ritorno della “signora” della Tv e tre nuovi coach - ciascu-no con il proprio “marchio”,

dal rap al pop - a caccia di talen-

È tornato The Voice Of Italy

Su Rai2 tre nuovi coach, Dolcenera, Emis Killa, Max Pez-zali, e il grande ritorno di Raffaella Carrà, per la quarta edizione dell’evento televisivo che premia la Voce.

Da mercoledì scorso in prima serata su Rai2. Conduce Federico Russo

ti: Raffaella Carrà, Dolcenera, Emis Killa e Max Pezzali. Sono loro, dallo scorso mercoledì 24 febbraio, in prima serata su Rai2, a occupare le quattro poltrone rosse di “The Voice of Italy”. An-cora tredici puntate per tornare alla ricerca di talenti, partendo solo dalla voce. A condurre que-sta quarta edizione c’è ancora Fe-derico Russo, mentre nei panni della V-Reporter è Angelina, che mostra i retroscena e le curiosità interagendo con il pubblico da casa attraverso il sito ufficiale e

i social network. Il programma, inoltre, è seguito in diretta anche da Radio2 Rai con “The Voice of Radio2”.Oltre i quattro coach, la novità sta anche nello svolgimento del-le quattro fasi della gara, durante la quale i talenti si esibiscono dal vivo con un’orchestra che esegue la grande musica italiana e in-ternazionale. Le Blind Audition, le audizioni durante le quali i Coach non possono vedere il ta-lento, sono passate da cinque a sei. Per le due Battle poi i Coach

devono scegliere tre componenti della propria squadra (anziché due). Ma solo uno accede alla fase successiva. Anche in questa edizione, inoltre, è valida l’op-zione Steal, grazie alla quale i cantanti eliminati da un Coach, sono recuperati da un altro. Se-gue la fase dei due Knockout, durante la quale i talenti si sfida-no con il loro cavallo di battaglia. La parte finale, la più attesa dello show con i quattro Live, decre-tera il vincitore di “The Voice of Italy”. “The Voice Of Italy” è un pro-gramma realizzato da Rai2 in collaborazione con Talpa Italia, negli studi del Centro di Produ-zione Tv Rai in via Mecenate a Milano.

Info su www.thevoiceofitaly.rai.it

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MusicaRiccardo Sada

Adam Beyer

Nel 2016, la label Drumcode celebra i suoi primi vent’anni di

onorata attività. Un anniversario da iniziare a festeggiare nel mi-gliore dei modi venerdì 04 mar-zo al Fabrique di Milano con la Drumcode Night e la musica di Adam Beyer, Bart Skils e Pan-Pot (rigorosamente in ordine alfabetico). Adam Beyer ha fon-dato Drumcode nel 1996, e in breve tempo l’ha portata nell’o-limpo delle label techno, grazie ad uno stile essenziale, talvolta duro, sempre distantissimo da qualsiasi compromesso musica-

VENERDI’ 4 MARZO DRUMCODE NIGHTAL FABRIQUE DI MILANO

POWERED BY AMNESIA

le. Suo indiscusso pregio, la ca-pacità di cogliere sempre quanto ci sia di positivo e di attuale in ogni produzione di musica elet-tronica. Se ne ha una prova lam-pante ascoltando la recentissi-ma compilation The Drumcode A-Sides, sapiente mix tra talenti collaudati e giovani promesse. Sin dalla fine degli anni novanta, l’olandese Bart Skils ha trovato rapidamente la strada maestra, grazie in particolare ad una se-rie di remix per artisti quali Joris Voorn, Nicole Moudaber, Kol-lektiv Turmstrasse e ovviamente Adam Beyer. Tassilo Ippenber-

ger & Thomas Benedix aka Pan-Pot hanno concluso un trionfale 2015, caratterizzato dal loro The Other Album Tour, il loro secon-

do album uscito a sette anni esat-ti di distanza da Pan-O-Rama, il loro lavoro d’esordio. Dopo la se-rata al Fabrique, sabato 02 aprile

Adam Beyer e Pan-Pot si ritrove-ranno insieme nell’edizione 2016 di Timewarp, uno degli eventi techno più importanti al mondo.

La miglior dimostrazione della qualità assoluta della Drumcode Night di venerdì 4 marzo.

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13martedì 1 marzo 2016 www.stadio5.it

teatro

n o n s o l o c a l c i o Suoni eSaporiL’accordo di sesta napoleta-

na è costruito sul II grado abbassato della scala mi-

nore. Essa si trova allo stato di primo rivolto e avrà la numerica di 3-6 in quanto primo rivolto di triade. Tale accordo poggia sul IV grado della scala minore napoletana, ed ha un intervallo di terza minore e sesta minore. Ad esempio, nella tonalità di Sol minore, il basso dell’accordo di sesta napoletana è Do, la 3ª minore è Mi bemolle e la sesta minore (che forma l’intervallo di seconda minore con la toni-ca) è La bemolle. La risoluzione è sul V grado (che fa la cadenza composta consonante) dal quale si approda al I grado. In giro tra l’altro si racconta che dei famo-sissimi personaggi sostengono la tesi per cui il jazz lo avrebbero, in pratica, inventato gli italiani emigrati che portarono il suo-no “della sesta napoletana, che ha dato il via alle scale usate nel jazz. Il fatto che poi, frasi di que-sto tipo, le hanno asserite anche altri illustri critici musicali che sommergono i canali di comu-nicazione più istituzionali, e sto parlando di gente famosa, segui-ta e ascoltata vorrà dire magari che un pizzico di verità potrebbe esserci.Io ritengo che non sia così.  La sesta napoletana non è una nota, e poco o nulla di ciò che è scrit-to in quella frase corrisponde a verità.Si potrebbe dire che è un accor-do, ma in realtà non è corretto

La sesta napoletanaè sviluppato nella scuola napole-tana. E’ costruito, infatti, sul se-condo grado della scala minore napoletana (1 b2 b3 4 5 6b 7), in Lam: la sib do re mi fa sol- la.Ho pure trovato un sito, un fo-rum, dove dicevano che la sesta napoletana è il sesto grado ab-bassato alla scala maggiore (il lab in Do maj) con relativo accordo di Fam o Lab maj.No! Come ho già spiegato, l’or-dinale (e quindi l’intervallo) “se-sta” è relativo all’intervallo, alla distanza della nota caratteristica di questa cadenza e di quest’ac-cordo dal basso del IV grado e non al grado della scala (che in-vece è il IIb).Una volta Renzo Arbore affrontò un discorso sulla ‘settima napo-letana’. Ma forse anche lui con-fuse le cose e intendeva appun-to  parlare della sesta.“In Maggio se ne va“ di Pino Da-niele il brano viene introdotto proprio con gli accordi ricono-sciuti come “sesta napoletana” e in quel passaggio si scorge con totale chiarezza l’anima del sound napoletano.E allora jamme cumpa’, jamme a suna’!

Pino Daniele

neanche questo. La sesta napole-tana è una cadenza, una sequen-za di accordi, in un contesto pre-ciso e con un voicing ancora più preciso.La sesta napoletana è perciò un

accordo in primo rivolto, cioè con la terza al basso.L’accordo in questione, e que-sta è la parte più interessante, è l’accordo maggiore costruito sul secondo grado abbassato di una

tonalità minore.Il suono caratteristico di questa cadenza è dato dall’intervallo di terza diminuita che si forma fra il IIb (sIb) e la sensibile (sol), sia che esso si presenti come sal-

to diretto o come sequenza di seconde minori (due semitoni consecutivi) se si passa dal Lam/mi.Quest’accordo, o meglio questa cadenza, è in uso già dal ‘700 e si

Ha debuttato il 18 feb-braio scorso la versione originale di CATS con

orchestra dal vivo. Lo show sarà in Italia per solo cinque settima-ne dal 18 febbraio al 20 marzo 2016 e proporrà uno spettacolo con molte piacevoli novità che

hanno già conquistato il pubbli-co inglese. Il musical, tornato in tour nel 2013, ha riconquistato il West End londinese nello scorso dicembre 2014 e per l’occasione si è riunito il team creativo ori-ginale (il regista Trevor Nunn, la regista associata e coreogra-fa Gillian Lynne, lo scenografo John Napier e il compositore Andrew Lloyd Webber) che ne ha rivisto alcuni brani. La nuova versione di CATS non ha man-cato il suo obiettivo, sbancando il botteghino e registrando il tutto esaurito. Un attore italia-no, Greg Castiglioni, interpreta i

ruoli di Bustopher Jones (il gatto gourmet che passa le sue gior-nate al ristorante), Gus (il gatto del teatro) e Growltiger (il gatto pirata). CATS, musical di An-drew Lloyd Webber del 1981, è uno dei più famosi musical nel mondo: ha battuto tutti i record di longevità, spettatori e incassi. E’ stato visto da oltre 73 milio-ni di persone ed ha affascinato il pubblico in oltre 30 paesi in tutto il mondo.

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Collaboratori: [email protected] Andrea Anelli, Bianca Ara, Marjlja Bisceglia, Severa Bisceglia, Alessandra Caronni, Debora Cheli, Aldo Colombo, Lara Comi, Luca De Franco, Giovanni Labanca, Marby, Fiore Marro, Sandro Mazzola, Toni Morandi, Christopher Nasso, Enzo Occhiuto, Marco Papetti, Paolo Pirovano, Daniel Rizzo, Luigi Rubino, Luigi Sada, Riccardo Sada, Pino Sardiello, Laura Tangari, Emanuele Tremacere, Daniela Veronese, Gustavo Vitali, Federico Zanon.

Registrazione del Tribunale di Milano: n° 446 del 3 agosto 2011


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