+ All Categories
Home > Documents > Red cz75b 2013

Red cz75b 2013

Date post: 22-Jul-2016
Category:
Upload: bignami-spa
View: 223 times
Download: 1 times
Share this document with a friend
Description:
 
10
PISTOLE
Transcript
Page 1: Red cz75b 2013

Pistole

1

Seg 1 JOB: 4949-13_Diana Armi 11 (160pg) PARTE: Diana Armi_LH

Seg 1 Black Yellow Magenta Cyan BOB:1740 mm STAMPA: 1226X1915 IMPO: testa 7,5 - piede 5 - cdorso 4,5 - bros 3

Page 2: Red cz75b 2013

Diana Armi|25

La CZ 75 è indubbiamente una delle pistole più famose al mondo. Accreditata di grandissima affidabilità e precisione, è stata una delle prime “wondernines” ed è caratterizzata da diverse peculiarità, così come peculiare è la sua storia.

Di Marco dell’Acqua

cz 75 b cAl.9X21RitoRNo Alle oRiGiNi

La CZ 75 nasce nel 1975 in Cecoslovacchia (ora Repub-blica Ceca), dalla mente di Josef e Frantisek Coucky, due

fratelli principali progettisti della fab-brica d’armi di Stato Ceska zbrojovka. Nel 1948, a seguito dell’entrata della Cecoslovacchia nel blocco comunista, la CZ venne statalizzata ma, a diffe-renza di molte altre nazioni del blocco est, che adottarono armamenti prodotti dall’Unione Sovietica o loro copie locali prodotte su licenza, la Cecoslovacchia continuò a mantenere una fertile pro-duzione di armi di progettazione pro-pria, come il fucile d’assalto Vz.58 usa-to dalle forze armate cecoslovacche al posto dell’usuale AK-47 diffuso in tutto il Patto di Varsavia, cui assomigliava va-gamente pur essendo completamente diverso meccanicamente, al punto da non condividere nemmeno i caricatori, la pistola mitragliatrice Vz.61 Skorpion, la pistola Vz 52 e, appunto, la CZ 75.

Un po’ di storiaEra il 1975 e Frantisek Coucky era da poco andato in pensione, quando gli venne offerta l’occasione di progettare una nuova pistola semiautomatica e, questa volta, con piena libertà proget-tuale. Naturalmente l’occasione venne colta al volo e, dopo un breve periodo di gestazione, venne presentata la CZ 75. L’arma era intesa per l’esportazione: era infatti camerata per il 9x19 Luger, laddove la cartuccia per arma corta d’ordinanza cecoslovacca era stata il 7,62 Tokarev, poi sostituita dal 9x18 Makarov. Il progetto venne naturalmen-te brevettato, ma trattandosi di un’ar-ma militare i brevetti vennero coperti da segreto. Questo significava che nes-suno poteva, in Cecoslovacchia, copia-re la CZ 75, ma nessuno poteva avere accesso ai brevetti e nè il progettista nè il fabbricante poterono fare richieste

di brevetto all’estero. Le qualità indub-bie dell’arma, oltre all’ovvio vantaggio di avere un progetto bell’e pronto uti-lizzabile a piacere, fecero sì che l’arma venisse ampiamente copiata da nume-rosi produttori in tutto il mondo (tra cui uno dei più noti e apprezzati è l’italiana Fratelli Tanfoglio, le cui armi hanno poi seguito una loro evoluzione separata).Se da un lato quest’ assurdità burocra-tica causò un indubbio danno all’azien-da nel breve termine, dall’altro fece sì che il progetto guadagnasse una dif-fusione e una popolarità mondiali che difficilmente avrebbe altrimenti potuto avere. Le caratteristiche dell’arma la resero inoltre estremamente apprez-zata nel tiro dinamico tanto all’estero quanto, dopo la Rivoluzione di Velluto, in patria. In questa specialità la CZ 75 e i suoi cloni ottennero e ottengo-no tutt’ora grandissimi successi, ali-mentando ulteriormente la popolarità dell’arma e la sua fama. Il colonnello

Cooper arrivò a definirla “la miglior 9mm mai costruita” e basò su di essa la (per allora) avveniristica Bren Ten in 10 Auto, che ebbe però poca fortuna. Paradossalmente, con tutta la sua fama all’estero, la CZ 75 non è stata disponibile sul mercato interno fino al 1985 e ha dovuto aspettare il 1989 per vedere l’adozione da parte delle forze armate cecoslovacche. Oggi, nelle sue molteplici versioni, è utilizzata anche dalla polizia Ceca e dalle forze armate e di polizia di diversi paesi, oltre che da reparti speciali quali la famosa Delta Force.

Un po’ di tecnicaNel corso dei quasi quarant’anni della sua produzione, la CZ 75 è stata realiz-zata in numerose varianti e il progetto di base ha subito alcune lievi modifi-che e affinamenti di dettaglio, pur ri-manendo sostanzialmente lo stesso fino a oggi, a testimonianza delle sue

1

Seg 1 JOB: 4949-13_Diana Armi 11 (160pg) PARTE: Diana Armi_LH

Seg 1 Black Yellow Magenta Cyan BOB:1740 mm STAMPA: 1226X1915 IMPO: testa 7,5 - piede 5 - cdorso 4,5 - bros 3

Page 3: Red cz75b 2013

Pistole

26|Diana Armi

Se vogliamo portare l’arma pronta a sparare in doppia azione, dobbiamo abbattere manualmente il cane sulla camera di cartuccia carica: un’operazione che presenta un rischio di sparo accidentale. La foto ci mostra come non si esegue questa operazione, che va invece compiuta con il pollice della mano debole e una salda presa sia sull’arma che sul cane, rilasciando il grilletto non appena il cane è libero di muoversi, così che la sicura automatica blocchi il percussore in caso il cane ci sfugga di mano

Dettaglio dello scorrimento del carrello all’interno del fusto. Il cane a cresta tonda evita pinzature impugnando l’arma con la mano alta, come dovrebbe stare

L’arma in questione è stata dotata di un mirino a fibra ottica, per maggior visibilità. Il mirino di serie (visibile nella foto d’apertura) è dotato, come la tacca di mira, di un riferimento fosforescente

Seg 1 JOB: 4949-13_Diana Armi 11 (160pg) PARTE: Diana Armi_LH

Seg 1 Black Yellow Magenta Cyan BOB:1740 mm STAMPA: 1226X1915 IMPO: testa 7,5 - piede 5 - cdorso 4,5 - bros 3

Page 4: Red cz75b 2013

cz 75b

Diana Armi|27

Pur essendo dotata di sicura automatica al percussore, la CZ 75 è dotata anche di mezza monta di sicurezza del cane. Se si abbatte il cane manualmente su una camera di cartuccia carica, il manuale consiglia di lasciarlo sulla mezza monta, invece di accompagnarlo fino in fondo

Le mire dell’arma sono ben visibili e di generose dimensioni. Notare come il carrello scorra internamente al fusto

L’arma pronta per il porto in “condition one”, con colpo in canna, cane armato e sicura inserita

L’arma può essere portata con il colpo in canna o la camera vuota e la sicura disinserita. Non è possibile inserire la sicura se il cane non è armato

1

Seg 1 JOB: 4949-13_Diana Armi 11 (160pg) PARTE: Diana Armi_LH

Seg 1 Black Yellow Magenta Cyan BOB:1740 mm STAMPA: 1226X1915 IMPO: testa 7,5 - piede 5 - cdorso 4,5 - bros 3

Page 5: Red cz75b 2013

Due rosate da 10 colpi eseguite in tiro lento mirato alla distanza di 25 metri

Pistole

28|Diana Armi

grandi qualità intrinseche. Tra tutti i modelli prodotti andremo ad esamina-re quello che è il modello “standard”, la CZ 75 B, ossia la versione classica dotata al giorno d’oggi di sicura auto-matica al percussore (di cui l’arma era originariamente priva). Il principio di funzionamento dell’arma è a chiusura geometrica secondo il classico siste-ma Browning modificato (noto anche

come Petter) caratterizzato da un’a-sola a profilo curvo ricavata sotto la canna, nello zoccolo che reca anche la rampa d’alimentazione integrale, al posto dell’usuale bielletta del sistema Browning classico riscontrabile sulle armi di tipo 1911. Anteriormente la canna scorre direttamente nel carrel-lo, facendo a meno del bushing e de-gli ulteriori giochi che esso introduce. Il sistema di scatto è la prima pecu-liarità meccanica dell’arma: ad azione mista, permette di esplodere il primo colpo in doppia azione e i successivi in singola, ma è dotato di una sicura manuale al fusto, inseribile solo a cane armato, che permette di portare l’arma anche col colpo in canna, cane arma-to e sicura inserita, nella cosiddetta “condition one”, tipica delle armi della famiglia 1911: è sufficiente disinserire la sicura per poter esplodere tutti i colpi direttamente in singola azione, senza la transizione doppia-singola che può cre-are problemi al tiratore. La sicura posta sul fusto e non inseribile a cane abbat-tuto rende l’arma utilizzabile anche per il porto con la camera di cartuccia vuo-ta, scarrellando durante il puntamento secondo la scuola israeliana (pratica estremamente sconsigliabile con armi con sicura al carrello come la Beretta 92/98, dato che si possono avere in-serimenti involontari della sicura). Ma l’elemento forse più caratterizzante di questa semiautomatica è il carrello, le cui guide scorrono internamente al fusto (come accade per esempio nella svizzera SIG 210) e non esternamen-te. Si tratta di guide a tutta lunghezza realizzate con tolleranze strette, che

La canna è dotata di rampa integrale, lucidata di fabbrica. Come il sistema Browning originale, anche il sistema di alimentazione della CZ è a “cartuccia controllata”, ossia la cartuccia è sempre guidata da varie parti dell’arma durante tutto il ciclo d’alimentazione, a vantaggio dell’affidabilità

Il sistema Browning modificato (anche noto come sistema Petter) utilizza un’asola sagomata al posto della bielletta della 1911

Fabbricante: Ceská zbrojovka Uherský Brod (Repubblica Ceca)Distributore: Bignami, via Lahn 1, Ora (BZ) Tel. 0471 803000 - www.bignami.itModello: 75BCalibro: 9x21Tipologia: Pistola semiautomaticaFunzionamento: a corto rinculo di canna sistema Browning modificatoCaricatore:15 colpiScatti:Azione mistaMateriali:Acciaio microfuso (fusto) e forgiato (carrello)Canna:4,75”Peso:1008 g (scarica)Prezzo: A partire da 732 €

scheda tecnica

Seg 1 JOB: 4949-13_Diana Armi 11 (160pg) PARTE: Diana Armi_LH

Seg 1 Black Yellow Magenta Cyan BOB:1740 mm STAMPA: 1226X1915 IMPO: testa 7,5 - piede 5 - cdorso 4,5 - bros 3

Page 6: Red cz75b 2013

Parte frontale dello zoccolo della canna e il guidamolla corto: il risalto del guidamolla deve alloggiare nel corrispondente incavo

cz 75b

Diana Armi|29

garantiscono una precisione dell’arma davvero elevata. La differente confor-mazione delle guide, poi, garantireb-be in teoria una miglior resistenza dell’arma alla sporcizia, garantendo-ne la proverbiale e assoluta affidabi-lità. Quanto ciò sia vero non sono in grado di stabilirlo, ma è certo che la CZ 75, nella sua configurazione stan-dard, ha un’affidabilità eccezionale. Trattandosi di un’arma nata oltre 35 anni fa, è naturale che vi siano state delle variazioni e affinamenti di proget-

to nel corso del tempo. Il percussore, per esempio, era un tempo trattenuto in sede dalla classica piastrina poste-riore stile 1911, mentre oggi è fissato con una spina elastica passante nel carrello. L’arma inoltre è finita con una verniciatura polimerica che, se da un punto di vista puramente estetico fa rimpiangere le bruniture di una volta, da quello pratico la protegge efficace-mente contro le condizioni ambientali più avverse e, dato che stiamo parlan-do di un’arma prettamente militare e

da difesa, le considerazioni estetiche sono tutto sommato irrilevanti. Ma la modifica forse più significativa è l’ado-zione della sicura automatica al per-cussore, che caratterizza la versione B dell’arma. Esistono poi numerose altre versioni, di cui le più note sono la BD, priva di sicura manuale ma do-tata di una leva abbatticane che rende l’operazione di abbattimento del cane su una camera di cartuccia piena più sicura rispetto alla versione standard, e la SP-01, versione dotata di rail por-ta accessori e caricatore maggiorato a 18 colpi, disponibile anche nella versione Shadow, priva di sicura al percussore per migliorare le caratte-ristiche dello scatto, e Phantom, con fusto in polimero. Personalmente, pur essendo stato per anni (e tutt’ora) un grande estimatore delle armi di Ga-ston Glock, non trovo necessario que-sto ammodernamento sulla CZ 75: la versione integralmente in acciaio è più pesante, certo, ma il magnifico equili-brio dell’arma e la massa aggiuntiva la rendono molto più dolce e stabile al tiro di armi polimeriche. Trattando-si di una full size e non di una com-patta o supercompatta, penso che i 130 grammi risparmiati rispetto alla versione polimerica non facciano poi questa gran differenza in termini di porto (mentre la fanno, in positivo, allo sparo).

Il meccanismo di scatto è contenuto in un pacchetto alloggiato nel fusto. Il tutto è abbastanza complesso. Se ne sconsiglia lo smontaggio se non si ha una buona manualità e non si sa esattamente come procedere

Vista inferiore del carrello: si possono notare i recessi dove si innestano i risalti della canna per il bloccaggio e il pistoncino della sicura automatica al percussore

A differenza della maggior parte delle altre pistole semiautomatiche, le guide sono ricavate internamente al fusto

Seg 1 JOB: 4949-13_Diana Armi 11 (160pg) PARTE: Diana Armi_LH

Seg 1 Black Yellow Magenta Cyan BOB:1740 mm STAMPA: 1226X1915 IMPO: testa 7,5 - piede 5 - cdorso 4,5 - bros 3

Page 7: Red cz75b 2013

Pistole

30|Diana Armi

Ergonomia eccellenteL’arma, indipendentemente dalla ver-sione, è caratterizzata da un’eccel-lente ergonomia: l’impugnatura calza in mano perfettamente e, personal-mente, la trovo la migliore in assoluto esistente, ma è una questione stret-tamente personale e altri potrebbero trovarsi diversamente, ma resta il fatto che è molto apprezzata dalla maggior parte di coloro che l’hanno provata. I comandi sono perfettamente a portata

di mano e se il carrello parzialmente avvolto dal fusto offre alle dita una su-perficie di dimensioni minori rispetto a quella ampia offerta da una Glock o una 1911, le scanalature fresate of-frono una presa saldissima. I comandi sono ravvicinati, anche se l’hold open è più comodamente azionato con la sinistra da chi non abbia mani partico-larmente grandi. Gli scatti sono quelli di un’arma militare: piuttosto duri, con un certo collasso di retroscatto e con

qualche grattamento. La cosa è dovu-ta principalmente al modo in cui cane e controcane si incontrano: i piani del-le due parti, infatti, lavorano in leggero sottosquadro, ragion per cui tirando il grilletto si può notare che il cane effet-tua una leggera ma percettibile corsa di ulteriore arretramento prima di es-sere libero di abbattersi. Questa è una misura di sicurezza piuttosto comune contro l’usura delle parti e la possi-bilità che il cane possa sganciarsi se

sMoNtAGGio e RiMoNtAGGio.

1Come prima operazione rimuoviamo il caricatore ed effettuiamo il controllo

di sicurezza dell’arma accertandoci che non ci sia colpo in canna, dopo di che riponiamo le munizioni in un armadio o cassetto.

2Infilando il pollice della mano sinistra nel ponticello

del grilletto, afferriamo il carrello con le altre dita e lo facciamo scorrere finchè le due tacche incise nella parte posteriore di questo e del fusto non coincidono. Armare il cane può servire ad agevolare l’operazione

1

Seg 1 JOB: 4949-13_Diana Armi 11 (160pg) PARTE: Diana Armi_LH

Seg 1 Black Yellow Magenta Cyan BOB:1740 mm STAMPA: 1226X1915 IMPO: testa 7,5 - piede 5 - cdorso 4,5 - bros 3

Page 8: Red cz75b 2013

cz 75b

Diana Armi|31

3Aiutandoci con il fondo del caricatore, o con un martello in nylon, diamo un colpo all’estremità del

perno dell’hold open, facendolo sporgere dalla parte opposta. Su armi molto usate questa operazione può essere fattibile semplicemente con le dita, ma su un’arma nuova è più agevole aiutarsi in questo modo

4Sempre aiutandoci con lo sperone anteriore

del fondello del caricatore, facciamo leva sotto la levetta dell’hold open e la estraiamo dal suo foro

5Se abbiamo armato il cane, lo accompagnamo

in battuta, altrimenti non potremo estrarre il carrello

sottoposto a colpi violenti. In questo modo è virtualmente impossibile che si sganci accidentalmente dato che qualsiasi forza esercitata su di esso porta le due parti a incontrarsi anco-ra più saldamente e, soprattutto, se si preme parzialmente il grilletto ma poi per qualsiasi motivo si decide di rila-sciarlo senza aver esploso il colpo, la forza delle molle fa sì che i due piani tornino alla posizione originale, senza lasciare cane e controcane parzial-

mente ingaggiati, posizione che po-trebbe causare un abbattimento acci-dentale del cane. Sebbene questa sia un’evenienza certo non desiderabile, la mezza monta di sicurezza e la sicu-ra automatica al percussore di cui è dotata l’arma dovrebbero scongiurare qualsiasi eventualità di sparo acciden-tale. Nonostante non sia pulitissimo, comunque lo scatto è molto sfruttabile e risulta facile da gestire, come è pos-sibile constatare dalle rosate allegate.

In poligono di tiroAllo sparo le reazioni sono miti, gra-zie alla massa dell’arma e alla car-tuccia per cui è camerata. Il ritorno in punteria è ottimo e permette di doppiare rapidamente il colpo, con poco spostamento rispetto al primo. Ma quello che fa veramente la differen-za è l’eccezionale puntabilità dell’arma. Le mire metalliche fornite di serie sono fisse, regolabili in deriva mediante un incastro a coda di rondine della tacca di mira. Portano tre riferimenti bian-chi (uno sul mirino e due sulla tacca) rivestiti con una vernice fosforescente che consente una certa utilizzabilità al buio (anche se la visibilità delle mire al trizio è un’altra cosa). L’arma e’ stata poi dotata di un mirino aftermarket con riferimento in fibra ottica arancione. Grazie alla sua notevole diffusione, la CZ 75 può infatti vantare una discreta varietà d’accessori disponibili sul mer-cato, da mire al trizio o a fibra ottica a impugnature after market, a molle di recupero di vario peso, a caricatori di diversa capacità. È anche un’arma molto utilizzata per le gare, quindi se gli scatti di fabbrica non vi soddisfano non è difficile trovare un armaiolo che pos-sa rimediare alla cosa. L’arma è stata provata con munizioni Sellier & Bellot e Fiocchi (queste ultime sia le classi-che blindate che le Black Mamba della gamma Top Defence). Sono state spa-rate in tutto 500 cartucce, di cui 100 Black Mamba, sia in tiro lento mirato sia in tiro rapido puntato, alla massima

Seg 1 JOB: 4949-13_Diana Armi 11 (160pg) PARTE: Diana Armi_LH

Seg 1 Black Yellow Magenta Cyan BOB:1740 mm STAMPA: 1226X1915 IMPO: testa 7,5 - piede 5 - cdorso 4,5 - bros 3

Page 9: Red cz75b 2013

Pistole

32|Diana Armi

6Sfiliamo il carrello anteriormente al fusto

7Spingendolo leggermente in avanti, verso la volata, solleviamo il gruppo molla-

guidamolla e lo sfiliamo da dietro. Notare che il guidamolla reca posteriormente un rilievo che si inserisce in un corrispondente recesso nello zoccolo della canna, dovremo riposizionarlo lì in fase di riassemblaggio

8Solleviamo la canna e la estraiamo dal carrello

velocità con cui era possibile esplode-re i colpi, senza alcun malfunzionamen-to. Se certo non lo si può definire un “torture test”, si tratta comunque di una buona dimostrazione di affidabilità che conferma quanto riportato da chi ha compiuto test più significativi. Una nota sull’affidabilità: pur essendo da lunghi anni un grande fan delle Glock, e un sostenitore della sua affidabilità ec-cezionale, ho riscontrato in diverse oc-casioni con vari utilizzatori una propen-sione di queste a inceppare in caso di “limp wristing” (presa moscia). Questo

non accade assolutamente con la CZ 75, probabilmente grazie a una massa leggermente superiore e a una molla di recupero leggermente piu’ morbida.

ConclusioniQualcuno potrebbe trovare datati la costruzione in acciaio, lo scatto ad azione mista, la necessità di abbattere manualmente il cane (magari su una camera di cartuccia piena). Ma allora cosa fa della CZ 75 un’arma tanto ap-prezzata ancora oggi? Difficile indicare un singolo fattore, è più corretto dire

che il segreto sta in un grande equili-brio tra le varie esigenze che una pisto-la deve soddisfare, grazie a un progetto che riesce a coniugare esigenze spes-so diametralmente opposte: la CZ 75 riesce a essere sufficientemente leg-gera da essere agevolmente portabile, ma abbastanza pesante da risultare molto stabile al tiro, ha un sistema di scatto versatilissimo, che soddisfa i gu-sti quasi di chiunque, dagli aficionados della “condition one” alla scuola euro-pea del primo colpo in doppia azione, a quella israeliana che prevede il porto

1

Seg 1 JOB: 4949-13_Diana Armi 11 (160pg) PARTE: Diana Armi_LH

Seg 1 Black Yellow Magenta Cyan BOB:1740 mm STAMPA: 1226X1915 IMPO: testa 7,5 - piede 5 - cdorso 4,5 - bros 3

Page 10: Red cz75b 2013

cz 75b

Diana Armi|33

molla di ritorno richiede qualche accor-gimento. Nulla di drammatico, basta un pernino ausiliario, opportunamente sa-gomato per essere piatto a un’estremi-tà e stondato dall’altra, per mantenere assieme l’assemblato grilletto-staffa-molla di ritorno, ma se non si ha un po’ di dimestichezza con queste cose c’è il rischio di doversi presentare in arme-ria con il mesto sacchettino delle parti, per farsela rimontare. Non c’è in effetti alcun bisogno andare oltre il semplice smontaggio da campagna necessario per la pulizia.

con camera di cartuccia vuota e lo scar-rellamento in fase di ingaggio del ber-saglio; ha un’ergonomia e una puntabi-lità eccellenti grazie a un’impugnatura sagomata in modo da risultare comoda per la stragrande maggioranza degli uti-lizzatori e riesce a essere al contempo molto precisa ed affidabilissima. Ciò ne fa un’arma corta estremamente effica-ce in ambiti di utilizzo assai diversi: da quello militare e di polizia al poligono ai campi di tiro pratico. E il bello è che tutto questo si può avere a un prezzo d’acquisto decisamente contenuto.

Un consiglio…La CZ 75 B non ha, tra i suoi pregi, quel-lo di uno smontaggio completo sempli-ce e agevole. Non dico che sia un’arma difficile da smontare, ma non è certo una 1911, che si smonta integralmente e si rimonta senza bisogno di alcun at-trezzo. Disassemblare integralmente la CZ 75 richiede un certo numero di stru-menti specifici e un minimo di manuali-tà. Il meccanismo è composto da parti minute, mollettine nascoste che pos-sono facilmente saltar via e, specifica-mente per il grilletto, il rimontaggio della

9L’arma smontata nelle sue componenti principali.

Non sono necessarie ulteriori operazioni di smontaggio. Per rimontare l’arma procederemo al contrario nelle medesime operazioni. La levetta dell’hold open può essere reinserita a mano premendo con decisione. Ad arma riassemblata cicliamo un paio di volte l’azione per accertarci che tutto funzioni come si deve

L’arma viene consegnata pesantemente oliata con un denso olio protettivo. Prima di utilizzarla conviene asciugarla, smontarla come sopra indicato e pulirla completamente per poi riassemblarla dopo averla leggermente lubrificata nelle guide di scorrimento, lungo la canna e il guidamolla e nel gruppo di scatto e sicura al percussore.

1

Seg 1 JOB: 4949-13_Diana Armi 11 (160pg) PARTE: Diana Armi_LH

Seg 1 Black Yellow Magenta Cyan BOB:1740 mm STAMPA: 1226X1915 IMPO: testa 7,5 - piede 5 - cdorso 4,5 - bros 3


Recommended