+ All Categories
Home > Documents > Rivistedigitali pro 2012 002 pag 028 033

Rivistedigitali pro 2012 002 pag 028 033

Date post: 22-Jul-2016
Category:
Upload: tigri
View: 220 times
Download: 3 times
Share this document with a friend
Description:
 
6
Il progetto Rockmagneten Roskilde, Danimarca Mvrdv Spazio, tempo e rock’n’roll NEL PROGETTO DI UN COMPLESSO PER PERFORMANCE E DOCUMENTAZIONE DEDICATE ALLA MUSICA ROCK SI SPERIMENTA UNA COMPOSIZIONE SU PIÙ REGISTRI CHE INTEGRA ALL’INFORMALE CONSERVAZIONE DELL’ESISTENTE UNA SQUILLANTE SERIE DI NUOVI VOLUMI di Tino Grisi, Dapt Università di Bologna, rendering di Luxigon I nuovi volumi sono variegate aggiunte sovrapposte alle strutture industriali La vecchia fabbrica diviene spazio condiviso Il progetto è animato da un senso di informalità non-finita La piazza è un connettivo urbano per manifestazioni all’aperto 1 0212 28 progettare
Transcript
Page 1: Rivistedigitali pro 2012 002 pag 028 033

Il progetto

Rockmagneten

Roskilde, DanimarcaMvrdv

Spazio, tempo e rock’n’roll Nel progetto di uN complesso per performaNce e documeNtazioNe dedicate alla

musica rock si sperimeNta uNa composizioNe su più registri che iNtegra all’iNformale

coNservazioNe dell’esisteNte uNa squillaNte serie di Nuovi volumi

di Tino Grisi, Dapt Università di Bologna, rendering di Luxigon

I nuovi volumi sono variegate

aggiunte sovrapposte alle

strutture industriali

La vecchia

fabbrica diviene

spazio condiviso

Il progetto è animato

da un senso di

informalità non-finita

La piazza è un

connettivo urbano

per manifestazioni

all’aperto

1

0212

28progettare

Page 2: Rivistedigitali pro 2012 002 pag 028 033

Roskilde, sull’isola di Sjælland, appena a occidente di

Copenaghen, è sede annuale del maggiore festival rock del nord-

Europa, tenuto nei terreni liberi attorno all’abitato; a far da cerniera tra

il teatro della manifestazione e la città penserà in futuro il complesso

“Rockmagneten”, ideato dal gruppo olandese Mvrdv all’interno e a cavallo

dei residui industriali di un cementificio. Il progetto si prefigge, secondo i

desideri della committenza, una trasformazione dal carattere informale del sito,

ora occupato dall’ex-fabbrica, che prevede il suo riuso e si organizzerà intorno a

una piazza per gli eventi all’aperto; tre nuovi volumi verranno aggiunti nella parte

superiore dei capannoni per ospitare, rispettivamente, il museo danese del rock, la

“folkschool” e la sede amministrativa del festival, nell’idea spaziale e temporale di

condivisione aperta di una creativa casa comune.

Per destare l’impressione di libera fruizione dinamica, la ri-definizione “non finita”

del connettivo esistente e il contrasto con la multiforme e colorata proposta

contemporanea sono le idee-guida messe in campo dal team di progetto. In primo

luogo il masterplan definisce le aree per i futuri edifici e i padiglioni temporanei

intorno a un piazzale longitudinale che collega “Rockmagneten” con la strada

d’accesso; per i volumi industriali dismessi si prevede una conservazione della

scabra struttura cementizia prefabbricata e una ri-coibentazione con nuove

finestrature aperte alla luce solare. Le grandi superfici all’interno delle “halls”

SCHEDA

Rockmagneten, Roskilde, Danimarca, 2011

(concorso, primo premio)

Committente

Danmarks Rockmuseum, Roskilde Festival

Hojskole e Roskildegruppen

Progetto

Mvrdv, Rotterdam - Winy Maas, Jacob van Rijs,

Nathalie de Vries con Fokke Moerel, Klaas Hofman,

Sara Bjelke, Rune Veile, Francesca Becchi, Nas

Alkhaldi, Sara Impera

Co-progettisti

Cobe Arkitekter, Copenaghen

Liw Planning, Copenaghen

Consulenti sostenibilità

Arup, Amsterdam - Transsolar, Stoccarda

Consulenti strutture

Arup, Londra

Consulenti ingegnerizzazione e computi

Wessberg, Herley

In apertura, Winy Maas,

Jacob van Rijs e Nathalie

de Vries, titolari di Mvrdv

(foto Allard van der

Hoek)

1 Vista generale del

complesso dalla piazza

2 Vista tra il museo del

rock e l’edificio “cassa

acustica”

3 Diagramma

concettuale del progetto

Capannoni esistenti Rinnovamento e apertura Inserimento unità funzionali Connessione Addizione nuovi edifici Legame urbano

Il fronte dell’edificio per

uffici riproduce l’aspetto

di una cassa acustica

2

3

progettare0212

29

Page 3: Rivistedigitali pro 2012 002 pag 028 033

0212

30progettare

Il progetto

Rockmagneten

Roskilde, DanimarcaMvrdv

saranno poi interconnesse e, in parte,

riempite con stanze di servizio e

interfaccia pubblica e, per il resto,

lasciate come spazio “indefinito”, dove

potranno peregrinare protagonisti di

attività temporanee, eventi, mostre

o performance anche del tutto

impreviste. I capannoni funzionano

in pratica come “hub” creativo del

complesso e podio per le nuove

tranches architettoniche posate infra

e superiormente. Il museo danese del

rock (con una superficie di 3mila mq) è il

corpo baricentrico principale che si fonda

a terra come una “elle” telescopica

interamente rivestita di brillanti

cuspidi, a mo’ di palazzo dei diamanti:

Spazi condivisi

Museo del rock

Didattica e ospitalità

Amministrazione

Il “red carpet” guida i visitatori

La suddivisione interna è caratterizzata da una distribuzione di box funzionali in un connettivo informale

Lo scheletro strutturale dei capannoni viene conservato

Il perimetro viene rinnovato con tamponamenti isolanti e vetrazioni

4

5

6

Page 4: Rivistedigitali pro 2012 002 pag 028 033

31progettare0212

31

il concetto espositivo si basa sulla

simulazione di un evento rock (visto

dal protagonista-performer), per cui i

visitatori possono arrivare in limousine

su una guida rossa, aggirare la ressa

ai botteghini, e poi entrare nella

sala espositiva principale attraverso

un elevatore da palcoscenico. Il

foyer museale fornisce l’accesso a

tutto il mondo “Rockmagneten” e

diventa esso stesso palco per concerti

all’aperto, relazionati agli eventi

previsti nella piazza. La sede del

Roskilde Festival (2.900 mq) è, invece,

un blocco open-space per uffici che

(in modalità più pop che rock) mima

la forma di una cassa acustica, con

4 Distribuzione

funzionale

5 Sezione

longitudinale di

Rockmagneten

6 Pianta del piano

terreno

7 Il foyer del museo

con l’ingresso a

Rockmagneten

8 Pianta del livello dei

corpi superiori

sull’ingresso e il museo

del rock

7

Uffici

Spazi espositivi museali interattivi

Complesso residenziale per studenti

8

L’arrivo sul “red carpet”simula

un approccio da rockstar

Il foyer rappresenta

l’accesso comune

di tutti gli ambiti di

Rockmagneten

Il museo del rock

scintilla di un

rivestimento a punte

di diamante

La definizione dell’involucro

dei corpi aggiunti contrasta

con la scabra modestia dei

prefabbricati

Page 5: Rivistedigitali pro 2012 002 pag 028 033

0212

32progettare

Il progetto

Rockmagneten

Roskilde, DanimarcaMvrdv

9

10

Page 6: Rivistedigitali pro 2012 002 pag 028 033

progettare0212

33

aperture ad altoparlante (alcune di

possibile reale efficacia sonora) e lisce

pareti in gomma nera.

La “folkschool” (5.100 mq), infine,

occuperà una delle navate ex-industriali

con colorati box e gradinate per

conferenze e studio, riunite attorno

a un domestico focolare; un corpo

circolare a tre livelli, con guscio vitreo

intersecato da un disegno a greca,

disceso sulle coperture, contiene otto

decine di camere doppie per l’alloggio

dei discepoli musicali.

L’ambizione dei progettisti, oltre

che creare un campo di possibilità

e non un’imposizione fruitiva, è al

fine anche quella di costruire una

“macchina verde”, basata sulla

combinazione intelligente di tecnologie

sostenibili ormai collaudate le quali

permetteranno all’edificio di vivere in

conformità con la visione ambientalista

del festival danese.

© RIPRoDUzIoNe RISeRVAtA

Mvrd

Mvrd nasce a Rotterdam nel 1993 per mano di Winy Maas, Jacob van Rijs e Nathalie de Vries; si

occupa di studi e progetti in architettura, urbanistica e disegno del paesaggio che hanno raggiunto

fama e rilevanza internazionale. Tra i progetti realizzati: il Padiglione olandese per Expo 2000 ad

Hannover, “Forum Flight” ad Eindhoven, il complesso residenziale Silodam ad Amsterdam, il centro

culturale Matsudai in Giappone, il piano urbanistico e le abitazioni Ypenburg all’Aia, l’edificio per

lo shopping Gyre a Tokyo e Mirador Housing a Madrid.

9 Immagine notturna

dal “red carpet”

10 Prospettiva verso il

corpo cilindrico dello

studentato

11 L’ambiente di studio

attorno al “focolare”

12 Lo spazio

“informale” tra gli ex-

capannoni industriali

11

12

La chiusura dei capannoni

è sostituita da pannellature

isolanti e squarci vetrati

La condivisione degli

ambienti e la loro

informalità è condizione

base del progetto

Box colorati e gradinate

rappresentano gli ambienti

di studio e aggregazione

della “folkschool”

Lo superficie della ex-

fabbrica è lasciata libera per

utilizzi non programmati


Recommended