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Alta Nox N.0

Date post: 07-Jul-2015
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Il numero 0 di Alta Nox, rivista di scienza, arte, cultura e fotografia.

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    Anno I-Numero 0 - febbraio 2011 - Periodico incorso di registrazione presso ilTribunale di Palermo

    Alta Nox e un periodico a diffusione gratuita sulla rete. Gliarticoli debbono essere inediti e trasmessi alla redazioneesc1usivamente tramite e-mail, corredati da fotografieliberamente utilizzabili ai sensi della vigente normativa. Larivista non risponde della qualita delle foto eventualmentetrasmesse dagli autori a corredo dei loro articoli. Verrannoretribuiti sologli articoli espressamente richiesti e per i quali ilcompenso sia stato preventivamente definito per iscritto. Gliarticoli investono esclusivamente la diretta responsabilita deiloro autori, dei quali riflettono Ie idee personali. Con latrasmissionedeiloroarticoli,gliautori assumono responsabilitadiretta del rispetto delle leggi poste a protezione del dirittod'autore. Pubblicitainferiorealso%La corrispondenza deve essere inoltrata esclusivamentevia e-mail,all'[email protected]

    Per lapubblicita contattare l'[email protected]

    www.altanox.eu

    DirettoreGiovanni Paterna

    Condirettore responsabileFabio Savagnone

    CondirettoriGiorgio Menallo, Paolo Massimiliano Paterna

    Consulenza graficaMarcello Costa, Giorgio Menallo,Paolo Massimiliano Paterna

    Copertina diLuciano Regazzoni

    Hanno collaborato a questo numeroRenato Assante, Alessandro Buffa, Chiara Cappello,Luca Vincenzo Cucchiara, Gemma Donati, RosellinaGarbo, Federico Gueci, Riccardo Gueci, MassimoMelodia, Elisabetta Serena Paterna, Laura Piazza,Rosanna Sajina, ValerioSpataro, Giulia Vitellaro

    EditoreCastrenze SciambraPartita IVA 05777810820Via Augusto Elia 21G, Palermo 90127

    mailto:[email protected]:[email protected]://www.altanox.eu/http://www.altanox.eu/mailto:[email protected]:[email protected]
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    INDICELA NOTAPaolo Massimiliano PaternaLINGUA ITALIANA ---------II brevettto trilingue e la stampa italiana all'esteroGiovanni PaternaSPERIMENTAZIONI --------Barre PhilipsFederico GueciTEATRO LIRICO -IITeatro sociale di CanicattiGemma DonatiPITTURAAntonino G. PerriconeRECENSIONI -----------Carmelo Nicolosi: L'intrigo paralleloGiuseppe Mirisola: Indagine sulla magiaSTORIA --------------Gli Svevi erano PortoghesiMassimo MelodiaMUSICA RUSSA ----------Vasilij SergeevicKalinnikov Rosanna SafinaINSTITUTO CERVANTES ------Carla CanellasFUMETTO ------------Valerio SpataroFUMETTO ------------PMP

    FUMETTO -------------Alessandro BuffaFUMETTOLaura Piazzacon testo di Giovanni ManiscalcoSCIENZAII mistero della CreativitaChiara CappelloCANTO DI POPOLOMichele PiccioneElisabetta Serena PaternaGOETHE-INSTITUTBerlino - Palermo, un film di Beppe SevergniniFOLKRitratto di un artistaGiorgio MenalloFOTOGRAFIALa Russia di Gabriele LentiniFabio SavagnoneCINEMASole Lune FestivalLuca Vincenzo CucchiaraAPPUNTAMENTIII programma dell'ACIPE e il Bar Libreria GaribaldiINTERLINGUALe bon theoriaGiorgio Menallo

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    FOlogrofio e . Pulp

    II 1010grolo e colui che r leloborc. t romue mezzo 10109rolico,. o reo lt e con lempo rcneo e i m e -5 5 0g g i d i c u i e soloro: e colu iche londe consupevolmente 10 precis ione della lecnicc, ilp ro p ri o b a g ag l io cuhurole e 1 0 proprio sensibililc oftroversou na personole in lerpretazione del la l uce. d e ll e o m b re e d elcolor! So lo cnroverso u no v er a I o rmaz ione p ro less fono le slpuo svtluppore una conoscenzo complete delleopporecchiorore fotogrofiche e del lora utlllzzo. senzorimonerne schtcvl ma imporondo a dominarle e ad usorle perscr ivere 10proprio visone del la reo Ito.Oveslc e 10 [ tlosoltc dei cors! di [oloqruhu di E lieDue,p,eparare al monee del la fatagra~D otl roverso 10sludio del lalecnicc, d el tr aH om e nto d el mctetic] e d e ll a atcrnpo i n b ia nc oe nero. del Irallamento dei file digitali [slcdiondc postp ro d uz io ne f oto g ra fi ca c o n p ro g ro m m i odeguofi], d e ll a s to r ia ,e d eg li slili f ol og ro fi ci , c o ns en le nd o c o si 0 91 i o ll ie v i d i o p er ar ein sva r i al i senori c o m e 1 0 fo lagrofic pubblicttcrtc, 1 0 f o ! o g lo f i odi cerimanio, il reporta ge. 10 still life e quonfaltro. II tutlooll ' irnerr-o di u no stu dio d i fo to grafia pu bblic i lar ia d overmme-qent com ple t omen t e umversoeil'mcredrbiledel l ' Imrnogfne.

    effe~c or si d i f ot og ra fi a

    www. cor s i d i lot a 9 r a. Ii a e If e due. comVia leonardo Do Vinci 49, 90145 PalermoTel/Fax: 091 6821234 cell. 338 8298497in fo@corsidifologroliaerred u e. c omFabro Sovagnane P VA 04794560823

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    La otaPaolo Massimiliano Paterna

    Ata Nox, notte fonda in latino, potrebbesimboleggiare a buona ragione, 10 spessovela buio che avanza e ricopre tutto cia cheuna volta poteva chiamarsi cultura. II sapere perpochi di un tempo oggi e l'ignoranza di tutti. Tuttiuguali, nel modo peggiore. SeVerlaine temeva che ladottrina non fosse per le masse e che l'aspettoesoterico della poesia si sarebbe perso con ladistribuzione gratuita di pillole di conoscenza,trovandosi d'innanzi al nostro sistema scolastico eculturale, sarebbe morto forse prima? in un mondosenza laminima traccia dirispetto reciproco, dovelaprassi e accavallarsi scompostamente econ ilmetodadell'ingiuria televisiva, per affermare i propri pareri;in un mondo in cui tutti hanno la possibilita diparlare attraverso internet ed i blog, puo maiun'opinione valere realmente come un tempo? lascuola dell'obbligo forma, 0 da limiti alla propriaformazione? i media, corrotti promotori ditrasmissioni con conduttori che spensierati siinvitano tra loro, a spese dei contribuenti, parlandodi niente, sono i modelli da imitare? in un mondo ilcui l'impero occidentale e corrotto, stanco, e rinnegabalordamente il proprio passato, i nostri giovanisono anime senza storia e senza la possibilita dinutrirsi. L'uguaglianza non e spogliarsi e rincorrersiper odorarsi lemembra. Valere tutti allostessomodonon significa rinunciare alla materia di cui si ecomposti, al proprio passato, alle proprie credenze.Significa giungere tutti in cima al monte, rna perstrade diverse. Non, restare a litigare alla base.Uguaglianza e identita, ed il contrario di cultura ebarbarie. La televisione, lamusica commerciale edil

    cinema dei soli effetti speciali, e quello natalizioitaliota, eliminano l'aspetto comunicativo, e se evero che il contenuto e succube dell'esigenzarelazionale, come sipuo non sentirsi soli? da qui ilbisogno di social network e piattaforme sociali, diun rumore continuo di sottofondo che ha preso ilposto del silenzioedella riflessione personale.Alta Nox vuole essere stimolo alla liberta dipensiero e di espressione culturale, e perseguiral'arduo compito di ripiantare il ceppodell'erudizione nel paesaggio desolante che cicontestualizza in malo modo, senza concedercialcuna appartenenza. IIcompito e difficilissimo,rnanoi almena ciproviamo. Perdonate le insufficienze.Alta Nox, notte fonda in latino, potrebbesimboleggiare 10 spesso velo buio che avanza ericopre tutto cia che una volta poteva chiamarsicultura, rna e solo il nome della rivista che alliceocodirigevo insieme a Giorgio Menallo, col qualeriprendo e continuo adesso quest'avventura. Unringraziamento particolare aIle due firmeprestigiosissime che ciaiutano inquesta itinerario:Giovanni Paterna, giornalista di razza, e prodigodi consigli, che ha accettato di fare il direttore, eFabio Savagnone, uno dei migliori fotografiprofessionisti italiani in assoluto. Altroringraziamento di cuore a Luciano Regazzoni,grande artista e docente alla prestigiosissimaScuola del Fumetto diMilano, che ha disegnato lecopertine.Alta Nox e latino perche illatino e la lingua dellacultura, e come illatino la cultura si ostina a nonvoleremorire.

    :aT.0Febbraio ZOII

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    el generale disinteresse della politica,di tutta lapolitica, responsabile di molte cause rnaincapace di comprenderne le conseguenze,

    crolla la diffusione e la dignita della lingua italiana inEuropa e nel mondo. Imperdonabile quanta avvienenell'Unione Europea, dove e ormai di fatto affermato iltrilinguismo anglofrancotedesco, in spregio al fattostorico che1'1alia ne sia stata uno dei Paesi fondatori. Macrolla nell'intero pianeta, colpita dai risparmi sulleistituzioni culturali italiane al1'estero, e dalla purtroppodecrescente considerazione generale verso il nostroPaese, di cui il rifiuto da parte del presidente brasilianoLula, nel suo ultimo giorno del mandato, dellaestradizione del pluriomicida Battisti e soloun episodio.L'ultima battaglia, persa in partenza e con fortissimavalenza politica, riguarda il piano della CommissioneEuropea guidata dal portoghese Jose Manuel DuraoBarroso che prevede brevetti europei scritti solo ininglese, tedesco efrancese. Italia eSpagna sioppongono echiedono che ilbrevettante possa registrarli nellaproprialingua. Ogni intesa di compromesso sembra fallita, e laproposta di mediazione italiana di registrarli solo ininglese viene respinta. II sistema trilingue e attualmentegia adottato dall'Ufficio europeo dei brevetti, che non eperc' attualmente una istituzione comunitaria. Sostenutodalla presidenza belga del Consiglio d'Europa, se adessodeciso a livello formale, costituirebbe precedentedefinitivo. Italia e Spagna minacciano il veto. Ricordiamoche per le questioni linguistiche le decisioni debbonoessere prese all'unanimita, cosa che consentirebbe il vetoindividuale. Ma gli altri Stati hanno gia deciso diricorrere alle nuove norme del Trattato di Lisbona cheprevedono la cooperazione rafforzata, con decisioni amaggioranza. In tal modo ledecisioni,e quindi il brevettotrilingue, potranno essere adottate dai Paesi che1'approvano, escludendo ed isolando i dissenzienti, conclamoroso scaccopolitico.A loro volta Italia e Spagna hanno espresso formalmenteal presidente dell'Unione Europea Herman VanRompury la loro netta contrarieta alla cooperazionerafforzata, che ritengono unmeccanismo eccezionale, chein nessuna circostanza deve essere utilizzato per

    In crisi nel mondcII brevetto europeo trilingue ed i finan

    Giovanni Paternaescludere Stati membri disposti a negoziare, ed hannochiesto che la questione venga portata ai massimi livellieuropel.In realta molte sonoleobiezioni al trilinguismo proposto.L'Italia e in posizione di testa nei brevetti depositati,mentre 10 spagnolo e una delle lingue pili diffuse nelpianeta. E se la motivazione fosse di tecnica 0di praticabasterebbe il solo inglese - come proposto dal1'Italia -lingua franca della comunita internazionale.Ma scendiamo nel dettaglio. IIbrevetto europeo equivaleall'insieme dibrevetti nazionali, cioealla tutela di tutti gliStati europei aderenti alla Convenzione sul brevettoeuropeo (Cbe). E consente di ottenere protezione conun'unica procedura in tutti i Paesi. Una volta rilasciato ilbrevetto deveessere convalidato in ogni Stato nel quale erichiesta la protezione, con il deposito di una traduzioneed il costa delle tasse di convalida e quelle delmantenimento annuale. Col trilinguismo le traduzioni initaliano continuerebbero ad essere obbligatorie ed i costidelle stesse - che dovranno essere professionali -sarebbero interamente a carico delle imprese italiane,avvantaggiando ingiustamente quelle francesi etedesche. E' stato calcolato che il costa passerebbe dacirca 21.000 a 90.000 . Con una rottura deliberata delmercato unico ed intollerabili distorsioni dellaconcorrenza. Nonostante tutto quanta detto, enonostante le forti proteste italiane, nella riunione deiministri europei della Competitivita del 10 dicembre2010, 23 Paesi su 27 hanno chiesto 1'adozione dellacooperazione rafforzata. Contro solo Italia e Spagna,mentre si sonoriservate didecidere Cipro e laRepubblicaCeca. Da segnalare che il Regno Unito si e riservatoanch'esso liberta d'adozione per il futuro rna conriferimento alparere della Corte diGiustizia dell'UnioneEuropea chedovrebbe essere esitato tra duemesi.II discorso e perc' pili generale. Da un canto 1'Italia haottenuto nel passato qualche successo.Dopo una seriedi

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    la lingua italianaziamenti alla stamp a italiana all'estero

    ricorsi la Corte di Lussemburgo ha stabilito nel2008 che ibandi di concorso debbano essere scritti anche in italiano.L'Unione si e poi impegnata perche, a partire da12011, lepreselezioni di ogni posto di lavoro debbano essere fattein tutte le 23lingue parlate nei Paesi europei. Dall'altro laquestione ha dimensioni tragiche. L'Unione conta adesso585 interpreti ufficiali e circa 300 free lance traduttori cheaffrontano circa undicimila ecinquecento riunioni ufficialiall'anno. Se e vero che i trattatieuropei prevedono che tutte Ie linguesiano considerate lingue di lavoro, eanche vero che nel 1958 esse eranosolo 4: francese, tedesco, olandese editaliano. Adesso sono 23: bulgaro,ceco, danese, estone, finnico, francese(Francia, Belgio e Lussemburgo ),greco (Grecia e Cipro), inglese(Regno Unito ed Irlanda), irlandese,italiano, lettone, lituano, maltese,nederlandese (Paesi Bassi e Fiandre),polacco, portoghese, rumeno,slovacco, sloveno, spagnolo, svedese,tedesco (Germania, Austria,Lussemburgo, Alto Adige, Belgio),ungherese.La questione e complicata dal fattoche nel 1958 viene stabilito che inmateria linguistica ogni istituzione siautoregola. Cost la Corte di Giustizia lavora in francese, ilParlamento Europeo cerca di essere equanime, laCommissione Europea ha adottato - come prassi rna nonufficialmente - il trilinguismo, anche se nelle riunioniinterne sono usati solo inglese e francese. A questa nettaprevalenza si aggiunge nell'Unione la soggezioneeconomica che impone, suI piano formale, di nonescludere il tedesco, lingua inoltre maggioritaria. E'valutato che ogni documento che richieda una traduzione

    in tutte le lingue dell'Unione necessiti di circa unasettimana di tempo. Ma la parallela autoesclusione damolti dei passaggi fondamentali dellavoro dell'Unione, atutti i livelli, e causata anche dal fatto che la nostrarappresentanza in Europa - in genere - non conosce lelingue, e a volte neanche bene quella italiana. Anche perquesto, tra un paio di mesi la nostra lingua potrebbepassare da lingua di Paese fondatore dell'UnioneEuropea, dal forte peso demografico, a lingua di Paesesatellite e marginale, che linguisticamente vale quantaMalta. Ma francamente cia che pilicolpisce e l'impressionanteisolamento dell'I talia tra i Paesieuropei. Mentre la provincialita del

    nostro approccio alIa Cornu nitaprima ed all'Unione dopo e fattotradizionalmente storico, deve peroesser detto che un autentico crollo hainizio con la presidenza italiana dellaCommissione Europea,furbescamente contrattata dagli altrigrossi Paesi con la rinuncia da partedel nostro Paese a direzionistrategiche dell'Unione mai pilirecuperate.E veniamo ad un elenco di altredistrazioni nei confronti della tutelalinguistica, e quindi anche etnica,dell'italiano e degli italiani. IIgoverno nazionale croato, con un belgesto di d ispon ib il ita, avevaautorizzato l'apertura di una scuolamaterna in italiano per la nostra comunita a Zara, perl'anno scolastico 2009/2010. Cia era stato il frutto dellavoro del deputato istriano al parlamento di ZagabriaFurio Radin e del presidente dell'Unione degli Italiani

    Maurizio Tremul. Ma difficolta burocratiche posteall'ultimo momenta dalle autorita locali di Zara 10hannoimpedito. Nel silenzio della nostra classe politica. Questa"straordinaria" capacita di difesa di lingua ed identita edel resto ben nota all'interno della stesso territorio

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    statale. In Alto Adige ad esempio i circa 36mila cartellipresenti nelle montagne sono scritti solo in tedesco, erecano in punta, inequivocabilmente, i colori dellabandiera austriaca.Ricordato di volata che il rapporto L'Italia e latrasformazione della scenario internazionale presentatonel marzo 2010 dal1'lstituto Affari Internazionali (IAI) edall'lstituto per gli Studi diPolitica Internazionale (Ispi)denuncia chiaramente la progressiva perdita diprestigioe di capacita di incidere dell'l talia nel mondo,sbalordimento giunge dal taglio del 50% approvato dalParlamento nel 2010, rna con valore retroattivo per il2009, a favore dei fondi per i giornali italiani all'estero. Itagli colpiscono i fogli storici quotidiani come Americaoggi (negli Stati Uniti), La voced'Italia (inVenezuela), 11Corriere canadese (in Canada), 11Globo diMelbourne eLa Fiamma di Sidney (in Australia) e Gente d'Italia (inUruguay). Ad essi vanno aggiunti circa 150 periodicilocali. Della loro importanza, anche per la difesa dellecornunita italiane all'estero, che conta circa 64milioni dipersone, resta anche in Italia il ricordo delle battagliecondotte da 11progresso Italo Americano e,ancor prima,da ilVesuvio,The oldest and the most influential paper inPennsyvania. 11 "vantaggio"derivante dal1'abbandonolinguistico delle nostre comunita e un risparmio di 5milioni di euro, "ben compensato" da molto pili elevatespese per il sostegno dell'editoria dei partiti. Se poi inAustralia il Financial Review pubblica una mappadell'Italia che definire vergognosamente offensiva eespressione minimale, il compito di contrastarne bugie evolgarita tocca ai quotidiani italiani all'estero. Quelliforaggiati in Italia dal pubblico denaro, soprattutto quellidei partiti, hanno ben altro a cui pensare. Valutata questatendenza non ci si dovra meravigliare se al Festivalcinematografico di Roma, in Italia, nel novembre 2010,nella Sala Petrassi, aRoma, viene proposta per la stampainternazionale la pellicola The SocialNetwork in linguaitaliana. La mancanza di sottotitoli in inglese e dasprovveduti. Ma la reazione e sprezzante, ed i giornalistiabbandonano inmassa l'aula. E' un segno dei tempi. Come10 e il fatto che- segnando 1'ineluttabile ritmo della storia- la diffusione di espressioni inglesi faccia ormai parlare

    alcuni di itanglese, nella stesso periodo in cui, il 22dicembre 2010, per preservare la purezza della linguacinese, i giornali, iperiodici, i libri edi sitiweb inCina nonpotranno pili utilizzare parole inglesi.Ma siamo davvero COS!mbelli? Facciamo forza di provalinguistica. COS!il Comune di Roma emana nel dicembre2009 due bandi per organizzare, negli stessi campi deirom, corsi di alfabetizzazione primaria linguisticapropedeutici alla ammissione scolastica. Mentre condecreto del 4 giugno 2010 (firmato Maroni e Gelmini) siprevede un test dilingua obbligatorio per gli stranieri cheintendono richiedere il documento di soggiorno perlungo periodo. L'esame si svolgera presso la Prefetturacon modalita informatiche rna - se richiesto - anche periscritto. Ne saranno esentati chi ha specifici attestatisecondo norme europee, chi ha titoli professionali, chiviene in Italia come docente. Sonoobbligati al test coloroche risiedono in Italia daalmena cinque anni e richiedonoun periodo di soggiorno pili lungo. 11 mancatosuperamento non comporta espulsione, rna la necessita diripetere il test dopo seimesi.Alcuni parlano dirazzismo epersecuzione. Ma dopo cinque anni come si puo pensaredineppure conoscere gli elementi di base della lingua delPaese dove vivi? Ovviamente, chi chiedera il permesso disoggiorno in Alto Adige, ancora in Italia, dovraconoscere anche il tedesco. Quelli pero hanno capitotutto. E torniamo alcinese, che alcuni vorrebbero linguadel futuro. In realta servono mediamente nove anni aglistessi cinesi per parlare e leggere con scioltezza ilmandarino, basato su migliaia di ideogrammi e non sulettere dell'alfabeto. Ed e di evidenza constatare che aShangai come pure a Pechino la lingua degli affari sia1'inglese e non il cinese. Ma la storia ha un suo ritmo edoffre opportunita a chi 10 coglie, COS!nel Regno Unito ilmandarino e materia ufficiale di studio dal 1952, ed inFranciadall973.In Italia e il Liceo Pigafetta di Vicenza ad offrire perprimo nel 2005 un corso dimandarino. Adesso sono circauncentinaio in tutta Italia le scuoleche prevedono questapossibilita, e nella sola Lombardia 10 studianomillecinquecento ragazzi.

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    S O N o AP~re ieI~/ZIONI AI N l . I a v t _ _ ~- a O R " S I /O,:,

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    -~TEA~R8 HRf8Un dono di Ernesto BasileGemma Donati La triste storia del teatro sociale di Canicatti

    Nonostante per molti, soprattutto al Nord Italia, sitratti di una citta immaginaria, Canicatti esiste.Enon e poi cosl piccola. La ridente provinciaagrigentina ospita .'35milaabitanti ed una vita sociale chepurtroppo, molto spesso, non soddisfa le loro esigenze. Lapresenza di due cinema, Supercinema e Odeon, apertisoltanto poche volte l'anno, diventa pressoche superfluaviste le precarie condizioni di umidita e fatiscenza in cui sitrovano. A onor del vero il cinema Odeon ospita talvoltaspettacoli teatrali di gusto poco elevato, e pocoentusiasmanti per chi abbiavoglia digodere del teatro veroe proprio; spesso infatti il suddetto cinema diventa pili unavetrina espositiva di saggi scolastici che di altro. Ma questanon e ancora la parte pili grave della storia. Chi arriva aCanicattl, per ragioni pili 0 menofortuite 0 personali,assiste allo spettacolo di un centro abitato in cui il temposembra essersi fermato al 1950: la gente non ha paura, hafiducianelle informazioni che ricevee... forse nellapolitica.

    II clonatore della pecora Dolly dice: "Imparare mipiace perche mi fa conoscere, rna quando conosco mirendo conto di quanta io sia piccolo." E se forse lapolitica, per evitare questa probabile suicidio dimassa, si preoccupasse dell'incolumita dei cittadiniattraverso l'ostinazione all'ignoranza? Laparte gravedella storia e che chi arriva a Canicatti e percorre ilcentro storico, attraversando Piazza 4 Novembregiunge invia G. Ippolito e vi trova unpiccolo gioiello:un teatro! Un teatro vero, non di quelli senza vellutorosso, senza ordini 0 senza camerini ... proprio unteatro vero con tanto di palcoscenico e luci! Essovenne realizzato tra il 1889-1908 dall'architettoErnesto Basile nel medesimo luogo in cui sorgeva ilconvento dei carmelitani, abbattuto dopo lasoppressione degli ordini religiosi del 1866. IITeatroospita 300 posti ed e una vera e propria miniaturaartistica. Purtroppo il sogno s'infrange quando,osservando le pareti esterne, non vi e nessuncartellone che renda giustizia al nome stesso di'teatro'. Malauguratamente anche questa piccola epreziosa scatoletta di cristallo viene purtroppoadibita a manifestazioni di ogni tipo, esattamentecome il comunissimo cinema cittadino multifunzione.La gioia, peraltro impareggiabile di un genitore chevede esibire il proprio figliuolo nei diversi ambiti,merita assoluto rispetto rna ritengo che possa esserevissuta con maggiore entusiasmo se il Teatro Socialeoffrisse ai cittadini oltre che il prodotto in fase dicostruzione, anche un prodotto finito al qualeaspirare. Seper esempio,un saggio didanza non vieneadeguatamente messo a confronto con uno spettacolodiprofessionisti, i ballerini provetti non potranno maiavere metri di paragone con cui confrontarsi 'davicino'. 0 ancora pili raramente, e solo nei casi pilimotivati, igiovani dovranno 'emigrare' verso le

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    grandi citta limitrofe per suggere centellinate gocce dimiele della cultura. Se per i Greci il termine MouOlX~racchiudeva tutte lemeraviglie artistiche delle nove figliedi Zeus, anche il termine'teatro'deve inevitabilmentecustodire in se ogni forma artistica e tra esse la reginaincontrastata: la Musica, per l'appunto!E anche in questacaso,l'arida esibizione di interpreti improvvisati andrebbeaccompagnata a concerti di professionisti, musicistiquotati e, azzarderei l'impossibile, la messa in scena diopere liriche ... L'assurdita in tutto cio e che si darebbe alpubblico canicattinese esattamente cio che questa stessorichiede. Le prove di sensibilizzazione del paese hannosortito risultati oltre chepositivi in alcuni casi addiritturasorprendenti dinanzi agli occhi sbarrati ed increduli diassessori ed autorita locali. II Teatro Sociale di Canicattlnon ha una vera e propria direzione artistica 0meglio, lastagione e affidata alle finanze stanziate per 10 scopo dallagiunta comunale; dal momento che le finanze adisposizione per l'arte sono perennemente troppo ridottee oserei dire ridicole per l'organizzazione di un cartelloneteatrale, i cittadini canicattinesi sono costretti adaccontentarsi di spettacolini amatoriali. Acapodella

    gestione artistica: Sandra Milo, di cui e nota la vastadimensione culturale. L'artista, si guadagna la stimadel pubblico canicattinese presentando ogni tantosfilate dimoda, godendo di una fama pili della memoriache reale. Dando per scontata l'incapacita di stupirsi difronte al trattamento riservato oggi alle questioniartistiche in Italia, e legittimo chiedersi perchevolutamente si abbandoni una perla in fondo al mareaspettando cheperda definitivamente il suo brillio? Lagiunta comunale di Canicattl ha effettivamente subltouno 'svecchiamento' negli ultimi anni rna nonostante leidee degne di ammirazione di alcuni consiglieri,permane un ostinato muro di gomma che lega le manipersino ai pili volenterosi. II Teatro Sociale rimane unorgoglio per i canicattinesi che dopo anni hanno potutoapprezzarne 10 splendore. Ora che l'esterno e quello diun Teatro, perche non crearne un 'ripieno' spirituale edartistico altrettanto dignitoso ed appropriato? Perquanta fantastico sia questa auspicio, speriamo cheanche questa non subisca le sorti di Canicatti e diventi'immaginario' coslcome lacittadina acui e rivolto!

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    Pagine a colori di Antonino G. Perricone

    S abato 15gennaio 2011alle ore 17.30 neilocali della Galleriad'arte Studio 71di ViaVincenzo Fuxa n. 9 Palermo(Tel. 091 [email protected] .s tud iov Lit ) ver r ainaugurata la mostra diAntonino G. Perricone dal

    titolo: Pagine a Colori. L'artista presenta in questasua mostra particolare sua una serie di opererealizzate per un progetto nato, alcuni anniaddietro, all'interno del Gruppoerre (di cuiPerricone e fondatore insieme ad AntonellaAffronti e Toto Vitrano), questi quadri offrono allospettatore un caleidoscopio di cromie e forme. Nelsuo testa introduttivo del catalogo della mostra, ilcritico d'arte Vinny Scorsone, scrive:"(... )LeoperediAntonino G. Perricone, esposte inmostra, hannoin sepotenza egrazia, caratteristiche che dasempreaccompagnano il lavoro di questa artista. Puntofocale di questa ciclo di opere e il corpo con Ie suetensioni muscolari ed energetiche. Ondemagnetiche che forgiano e trasformanoaccendendo di forza generatrice ogni cosa cheincontrano. Perricone "scrive"inquietudini

    esistenziali. Ogni opera e un racconto semprenuovo composto da fremiti e urla silenziose. Nellaforma si innestano simboli, nuove antropomorfie simanifestano in campi cromatici. Nell'universopittorico di Perricone il colore e forma, e la forzaimpetuosa, la calma apparente, il simbolo,l'archetipo. IImaschile e il femminile si affrontano,si seducono, latori di un racconto di vita fatto di

    gioie e dolori, di costrizioni e liberta. In questa suogruppo di opere, sembra quasi che l'artista si sialasciato consigliare dauna musa benevola che 10haaccompagnato per tutta la durata del lavoro; haguidato la sua mana facendo emergere ricordisopiti e ha infuso vita a masse mute. Nel silenziodella tela il corpo ha COS! costituito uno spartitomusicale sul quale far suonare ora dolciora violentemelodie.(... )" La mostra e visitabile fino al 28febbraio 2011 tutti i giorni dalle 17.00 alle 20.00festivi esclusi. Ingresso gratuito, catalogo 5,00

    RECm"SIO?,,1

    mailto:[email protected]:[email protected]
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    Carmelo Nicolosi: L'intrigo parallelo"Siamo tornati ... " si legge nella copertina dellibro L'Intrigo Parallelo di Carmelo Nicolosi DeLuca, giornalista, che da oltre 30 anni lavora per il Giornale di Sicilia e da circa 20 collabora alCorriere della Sera. II suo libro (AZ Report Group Edizioni, 368 pagine, euro 14,50), farivivere lasetta dei Beati Paoli per capitanare una nuova rivoluzione siciliana mirata a liberare l'Isola dalpressante giogo mafioso. Sullo sfondo, una Sicilia dove tutto appare e scompare, dove nulla e comesembra. Un romanzo avvincente, mozzafiato, che riserva, pagina dopo pagina, sorprendenti colpidi scena, tenendo illettore col fiato sospeso fino alIa fine e che il magistrato Annamaria Palma hadefinito un libro che finalmente parla di mafia in modo totalmente diver so. II romanzo, basato suaccurate ricerche storiche che legano fatti accaduti nel passato a quelli pili recenti, ha comeprotagonisti orgogliosi siciliani legati in una "diabolica" macchinazione per liberare la Sicilia dallapiaga mafiosa. La vicenda si dipana come un giallo, con frati coraggiosi, solerti investigatori e altripersonaggi dalle molte sfaccettature. Filo conduttore: la generosita, l'orgoglio e la voglia maisopita di riscatto dei siciliani onesti. E quando la verita, la quadratura del cerchio, sembra ad unpas so, ecco un colpo di scena e poi un altro ancora, sino alIa fine, in un "intrigo parallelo" che lasciasenza resplro.Carmelo Nicolosi De Luca, anni fa, ha pubblicato due lavori di narrativa che portarono la criticaa definirlo "scrittore di razza", poi si dedico tutto al giornalismo tralasciando la narrativa. Oggi,ritorna al suo vecchio amore con pili forza di prima, tanto che il famoso giornalista sportivo, ItaloCucci, dopo aver letto "L'Intrigo Parallelo" ha dichiarato di non riuscire a rendersi conto seNicolosi De Luca sia un giornalista prestato alIa narrativa 0uno scrittore prestato al giornalismoe che la vicenda narrata e degna di essere portata sul grande schermo.

    Giuseppe Mirisola: Indagine sulla magia"Non credo nei maghi che dietro pagamento di cifre esorbitanti promettono ricongiungimentiamorosi, cure miracolose, fatture e malocchi, 0 che esistano formule precise per fare avverare idesideri; non amo il bigottismo in qualsiasi forma si manifesti, ne il pregiudizio che nella maggiorparte dei casi e dettato dall'ignoranza. Credo nella storia del Cristianesimo, COS! come nella storiadella Stregoneria, in quanto di storia si tratta, e nell'incredibile energia che la nostra mente, ilnostro corpo, le nostre emozioni e le nostre azioni sono in grado di sprigionare. Credo nel bene enel male che coesistono in tutti noi, e fra di noi, dalla notte dei tempi, poiche senza 1'uno nonpotrebbe esistere l'altro, e nella liberta di scelta, fin dove non nuoce a ness uno; credo nelle anime dicoloro che non sono pili fra noi e nelle forze primordiali. Questo libro si propone di mostrare allettore i molteplici aspetti della magia con un'indagine a tutto tondo da un punto di vistaantropologico e concettuale, partendo dalla magia popolare in Sicilia per arrivare alIa pili recenteWicca, attraverso le ricerche e le testimonianze"E' quindi una storia della magia, con un grimorio completo di Stregoneria rituale Wicca(divinazione, erbario, simboli, ritualistica). IIvolume reca un'introduzione di Claudio Paterna.

    l D L u ca O r la n do

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    1 \1[{IGHECOMUNICAZIONEideazione e realizzazione materialie campagne pubblicitarie

    CREATIV ITAsoggetti e sceneggiature per spot,

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    redazione e aggiornamento newse contenuti sia on line (siti, portali , etc.),che off line (riviste, house organ, etc.)

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    Quelle &iu s t e , quelle cae mancano,quelle ohe las tano, quelle sante,L. . . - . . .

    ~ uelle mezze , quelle luone , queller---------I&ros s e , quelle eae si r iman&iano,quelle to l te d i Iocca.Noisappfaac seapre ooae usarle.

    S aac rav~a parole.20MiiaRighe di Manlio Mattaliano

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    Da Braga capitale degli Svevi, ad AltamuraMassimo Melodiar:spiace per i Tedeschi, rna era Braga in

    Portogallo, la vera iniziale capitale degli Svevi.Mi ha fatto un certo effetto sentire in

    televisione, a proposito dei recenti campionati delmondo di calcio del 2010, svoltisi in Sud Africa, 10speaker pronunziare , la parola Braga che e anche ilnome di una squadra di calcio del Portogallo, di cui eoriginario il portiere della nazionale per l' appuntoportoghese Eduardo. Ma Braga, l'antica BracaraAugusta romana, snodo di strade militari, nelPortogallo, fu capitale politica e culturale degli Svevidal 410 a1584dopo Cristo, e dopo subi l'invasione deiGoti, e l'invasione araba che nel 711 interesse l'interapenisola iberica, e determine la caduta del regnoVisigoto, e l'affermarsi della dominazione musulmana,contro laquale per sei secolilotteranno i regni Cristianidelle Asturie., sino a quando tornato sotto ladominazione cristiana(1040) questa territorio, fudenominato contea del Portogallo, ed assegnata adEnrico diBorgogna. Nel rinascimento Braga raggiunsegrande splendore. Gli Svevi (Suebi per i Romani),provenivano dal mar Baltico, ed il loro nome gia eraconosciuto da Tacito, e l'insieme delle loro tribu eranoto ai Romani dai tempi della campagna di Cesarecontro Ariovisto,58 a.c.Tacito racconta che gli Svevi,non erano altro che l'unione degli Zenoni, dei Quadi edei Marcomanni.guidati dalloro re Hermeric. Dopo leguerre Marcomanne essi sierano stanziati in numerosinuclei che coprivano l'intera zona centro Europea, e inparticolare l'area nord ovest Renana dove vissero perquasi 200 anni. Ma quasi certamente a seguito dellapressione Unna, ils1 dicembre del 406, guidati dallorore Hermeric , in unione con Vandali e Alaniattraversarono il limes romano a Mainz invasero laGallia, mentre Vandali e Alani si scontrarono con iFranchi, alleati dei Romani per il predominio dellaGallia. Gli Svevi (Suebi) scesero verso sud, fino ad

    attraversare i Pirenei, penetrando nellapenisola Ibericafuori il controllo di Roma, dopo la ribellione diGeronzio e Massimo, nel 409 dopo Cristo.Dopo aver attraversato i Paesi Baschi, si stabilirononell'ex provincia romana della Galizia, nella Hispanianord occidentale, piu 0 meno corrispondente allaodierna Galizia e alPortogallo settentrionale, Apartiredal 410 dopo Cristo, divenne il primo regnoindipendente, nato dalle ceneri dell' impero romano, aconiare una moneta propria e forse per le suedimensioni ridotte e per la sua rilevanza politica, potedurare indisturbata finoal585, quando venne inglobatadalla ondata dei Visigoti.Re Hermeric ebbe la capacitadi stabilire ottime relazioni con la popolazione Ispano-Romana, adottandone la lingua gIi usi e i costumi, epermise sopravvivenza del governo autonomo, anchequando l'imperatore invioivisigoti acombattere controi Vandali e gli Alani in Iberia. Tra gli Svevi, dalprotogermanico Swebaz, accomunati dalla particolareusanza dipettinarsi i capelli con il cosiddetto nodo allasveva, non esisteva una lingua scritta, rna vi era ungrande rispetto per la vita tribale e mitologica, cheveniva tramandata attraverso lunghe canzoni daimparare a memoria. Con il tempo gli Svevi (Suebi inlatino), si convertirono al Cristianesimo, che divennereligione di stato rimanendo tale solo con una breveparentesi Ariana, sotto il regno di Remismundo.L'ultimo re svevo, Andeca, fu detronizzato dal reVisigoto Leovegildo, ponendo fine ad una civilta che siera caratterizzata per la sua capacita diomogeneizzarsicon le culture con cui entrava incontatto.I Meladoya, diorigini portoghesi, provenienti da quei territori, liritroviamo nel 128S ad Altamura, la citta fondata daFederico secondo, fedeli a "Stupor mundi", Durante isecoli il nome Meladoya si trasforma in Meladoy, inMelodya ed infineMelodia. L'Imperatore ristruttura aRuvo il castello dei Melodia, presente gia nel 1176, e

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    sito in un territorio che fu anche punto di riferimentoper i Templari che andavano in Terrasanta. Nelladisfida di Barletta il castello dei Melodia ospito laguarnigione francese con a capo quel La Motte chesfido Ettore Fieramosca e i suoi Italiani. Ad Altamura,la citta edificata da Federico secondo, dove c'e unasplendida Cattedrale edificata dall'Imperatore diSvevia, con un portale incantevole, quasi da fiaba,quando vai per i claustri, antichissimi cortili chiusi,dove vissero le genti che arrivarono da tutta l'Europa,grazie al "Puer Apuliae",potresti avere la sensazione divedere comparire ad un tratto l'Ibrido Svevo Federicoalla testa del suo infinito caravanserraglio di musici ,didanzatrici,di animali esotici, protetto dai suoi Mori diLucera, mentre una musica bella e strana che sa dioriente e di occidente ti ammalia con il suo fascino. GliSvevi, accomunati in quell'orda di invasori chiamatiBarbari, aggettivazione forse esatta per altri popoli che

    Braga allafine delXVI secolo

    venivano dal nord-est, rna non per loro, furono guidatida Hermeric, che secondo il mio modesto parere fu diesempio per una politica che aprl secondo giusta causaalla aggregazione dei popoli vinti e dei vincitori per ilraggiungimento di un bene comune all' insegna dellaconoscenza e della pace. 11suo continuatore Svevoa noipili noto, l'imperatore Federico secondo. Sono sicuroche da bambino in qualche notte stellata palermitana,tra la preghiera di un Muezzin e le note del flauto di unincantatore di serpenti, sentiva intonare una canzonedalla madre Costanza d'Hauteville, (la regina che nellasua dote portava quattordici tonnellate d'oro) e che leiavevaimparata dalmarito Enrico, che l'aveva imparata asua volta dal nonno Federico ilBarbarossa, canzone cheproveniva da quegli antenati che un giorno nel 410dopo Cristo ebbero come Capitale degli Svevi Braga, a ~nord del Portogallo. ~

    ~MB816A~RB88A--

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    Rosanna SafinaVasilij Sergeevic Kalinnikov

    Kalinnikov fu un compositore russo nato nel contrario alIamusica descrittiva, cerco di far rivivere1886 nel governatorato di Orel e morto a l'atmosfera russa attraverso l'impiego di stilemiYalta a soli 34 anni. Nato in una famiglia ritmici e melodici del canto popolare. La sua venamolto povera non ebbe occasione ....-____________ compositiva fu sorprendentemente

    di crescere in un ambiente poetica. Scrisse opere teatraliculturalmente adeguato e le sue (incompiute 0 perdute), musiche diprime conoscenze musicali si scena, musiche orchestrali, unbasarono suI patrimonio della quartetto per archi, 4 pezzi permusica popolare russa, alIa quale 'pianoforte, ecc.. Le sue opere piufrequentemente attinse per Ie importanti furono le due Sinfonie,opere musicali da lui composte. nelle quali emerge anche laSuonava il fagotto, i timpani e il disinvoltura del compositore nell'usoviolino nelle orchestre e per della tecnica polifonica. Furonoarrotondare i guadagni lavorava eseguite frequentemente nei primianche come copista di musica. La anni del ventesimo secolo, e poi quasisua fortuna derive dall'attenzione del tutto dimenticate.per i suoilavori daparte diSemyonNikolayevitch Kruglikov, unimportante maestro russo deltempo, e soprattutto da parte diTchaikovsky, grazie al quale ebbel'incarico di sostituto direttoredell'Opera di Mosca. Verso la finedella sua vita s u s cit ol'ammirazione di Rachmaninov e ilsuo sgomento per le penose condizioni di vita in cuiera costretto a vivere. II panorama musicale del suotempo era particolarmente interessante, la culturamusicale russa assurgeva a nuovi fasti, basti pensareche in quegli anni Tchaikovsky componeva i suoiultimi capolavori ed erano presenti sulla scenamusicale personaggi di grande importanza qualiRimskij-Korsakov, Glazunov, Rachmaninov eSkrjabin. Anche la letteratura russa del periodo eraparticolarmente florida,rnal'attenzione diKalinnikovando soprattutto all'opera letteraria di Turgenev, delquale fu profondo ammiratore. Kalinnikov volleemulare l'amore della scrittore per l'evocazione dellavita contadina e del paesaggio russo, rna, essendo

    La nostra attenzione va alIaI sinfonia,in solminore, composta tra il 1894 e il1895 e dedicata a Kruglikov.La primaesecuzione avvenne a Kiev nel 1897con la direzione di Vinogradsky, fueseguita con successoanche aBerlino,ViennaeMoscaquando ilcompositoreera ancora in vita, rna fu pubblicata

    solo dopo la sua morte. E il capolavoro delcompositore, la summa della sua maestria musicale edel suo modo di concepire la musica. II primo tempo,Allegro moderato, ha due temi di evidente carattererusso edi ampio respiro melodico,ed e sviluppato conun'orchestrazione ricca e variegata. L'Andantecomodamente dimentica la solarita del I movimento,iniziacon toni sommessiedemoziona con slanci ricchidi pathos. Lo Scherzo. Allegro non troppo accosta lafreschezza e l'allegria di una danza contadina ad untema malinconico enunciato dall'oboe. II Finale.Allegro moderato, che ripropone ciclicamente lacitazione del terna del I movimento, concludetrionfalmente l'opera.

    HiSTITUTO CERYldiTES

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    Estratos de la emocion, Geografia del abrazoMostra personale di Carla CafiellasnstitutoCervantes

    S trati dell'emozione da il titolo ad una trilogiadove l'impronta del corpo umano, come punto dipartenza di tutte leopere, diventa il nesso tra tuttocia che e "interno" e tutto cia che e "ester no", tra l'essereumana e la natura, poiche fa scomparire i confini che Iiseparano e ne diventa progresivamente il riflesso. IIrisultato finale e acquarello e argilla su carta. I tratti sonostati plasmati dal contatto del Corpo, coperto di argilla,sulla tela. Si tratta della rappresentazione della tracciadell'azione dell'essere umana sulla natura. L'acquarello eil riflesso di questa azione e unendosi all'argilla, forma un 'panorama unico.Nascono cosipaessaggi dall'impronta diun piede, di un corpo solo 0 nel caso di Geografiadell'abbraccio didue corpi abbracciati.Geografia del abrazo fa parte della trilogia Stratidell'emozione. Presenta una serie di opere che nasconodell'impronta di corpi abbracciati. Lamostra rappresentailpunto di rottura del limite fra cia che siamo e quello checi circonda, una personale affermazioneche la natura incui viviamo e un riflesso di cia che percepiamo: credere ecreare.Carla Caiiellas (Valencia, 1982) rappresenta una nuovagenerazione di artisti europei che interpreta il presentepartendo da un dialogo attivo fra le diverse disciplineartistiche e l'inquietudine per le sfide estetiche. IIlavorodella Cafiellas e frutto dell'osservazione creativa di unafiorente congiuntura culturale. Discepola di ManuelArjona, ha studiato allaFacolta diBelleArti diSalamancae nel Circulo de Bellas Artes di Madrid. Nelle opere diCarla Cafiellas, acquerello, video e argilla costruisconouna coreografia che e insieme, rappresentazione di ununico tempo e di molteplici territorio: la solitudine delcreatore davanti alla cruda realta quatidiana, la FEDEnell'arte come istrumento di conoscenza, la forza Dellapassione come antidoto contra laperdita dell'identita.

    estratosdelaemoci6nG EOGR AF IA D EL A BR AZOpersona~ Carla Oariellas

    Lamostra siterra presso la sededel Instituto CervantesVia Argenteria Nuova, 33 (Chiesa Santa Eulalia deiCatalani) - Palermoinaugurazionevenerdi 11febbraio 2011ore 19.00sara visitabile dal t t febbraio al25 marzo 2011dal lunedi algiovedi dalle 9all 13:00dalle 15:30alle 18:00Venerdi: dalle9:00alle 14:00ingresso liberoPer informazioni: tel. [email protected]

    mailto:[email protected]:[email protected]
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    Valerio Spataro, nasce a Palermo nel1963.Docente di tecniche pittoriche e graphic journalismpresso la Scuola del Fumetto di Palermo.Autore di una impressionate serie di illustrazioni edisegni per conto di strutture pubbliche e private dirilievo nazionale. Illustratore e fumettista presso variecase editrici di narrativa per l'infanzia;Partecipa e si classifica primo in numerosi concorsi. Siqualifica"Miglior disegnatore" al concorso"Montalbano a fumetti", pubblicando la propria storiacon la casa editrice Hazard diMilano, successivamenteil volume e presentato all'Expocartoon di Roma dal16al isnovembre 2000.www.valeriospataro.comC o n fe ss io n e d i S tr a vo g in e tra tto da lla r iv ista M ono dellaT um u; Il ro manzo in una ta uo la

    http://www.valeriospataro.com/http://www.valeriospataro.com/
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    26/50NeZ- pCe,f ,e>di/Nu..ov~f!/Jlu.ogo-da/,-p~o-pY~e{

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    @ G w G 0 f f i 7 3 0 : 0 00 8 0 \ ? O e J 0

    M I R IP ~lH O C ON TIN UA M~ NTE0 1 S TA R S;C AL MO, C H~ S A R~ BB EANOATO TUT TO B~N~ ...

    .. .CHE L ~ I NON AVR~BBESO I= I =~RTO~ CH E L U I S AR ~BB ~NATO SANO COM~ UN..... :ruTTO IN TO R NO A M ~ S I I= ~R MO ...

    ... ~ SIS T~VA SO L O L U I~ ~U ANO O L O PR ~S IIN BRACC IO O IM~NT ICA IT UT TI I M I~ I P ROB L~M I...

    . .. ~RA B~LL lSS IMO . ..

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    29/50FUMETTO

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    Disegni di Laura PiazzaTesto di Giovanni ManiscalcoLaura Piazza, nasce eviveaPalermo.Diplomatasi presso il liceo artistico, frequentaattualmente ilterzo anna della Scuola del FumettodiPalermo.Ne12010 ha seguito ilcorso regionale "Animatoreno paper 2D" presso 10 studio d'animazioneGrafimated Cartoon di Palermo ed e impegnatanella realizzazione di un fumetto, di un libroillustrato, edilayout d'animazione.

    / l\ ,U/I\ , Slitc,c,~u-p~ ' -puHr~ -p~tt li tr~'sH b ~d d~ zz~ :

    ciuridicampo.blogspot.com U /I\, ve/l\,tu fl,/I\,U f~ /I\,uVVl'litc,w yLzzlitL l, V V ll it /l \, U e L~c,l it-p~dd~Giovanni Maniscalco, nasce aPalermo nel1925.

    Scrive poesie in lingua italiana ed in linguasiciliana.prende parte a concorsi di poesia, sempreconprestigiosi riconoscimenti.Le sue poesie sono state pubblicate da rivistespecializzate. Presente nella raccolta antologica"LaVita", edita daCarello.

    U ' VV lCW ~ Le gg ~u Le gg ~uc,Vt~ -portlit SC,UVVllitZZ~/I\ ,lit ' / I\, t li t Ll it-prl itj l it

    e, lit L ~ V V le' o r ~c ,c ,V t l,' /I \, li t VV lUS l ,C , li t d'C!VVlurL..

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    V I- -pl l lv l I lvtLsu 'still Vl- l I l tUVII l L'liIYVuLL cltl'liIV\,V\,liIcuLL liIvI.Mfogg ltl L o l'l i!r geV\ ,tu ,res.tlil v\,u fenitl_L

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    e l I lA.-eggltlLu Gli! rL-pov\'uLL GuLu riA".

    Lu -PiAr iAo lLsu v\,uv\, sL -pO'-pLttiArL.

    Il mistero della creativita SCIE?iZA

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    ''gli individui creativi sarebberocaratterizzati da un tipo dipensiero "allusiuo" e sarebberosemplicemente capaci diformulareassociaxioni strane senxa peroesseredisturbati dalle apparenticontraddizioni in esse contenute"

    Chiara CappelloC reatioitd e unire elementi esistenti eon eonnessioninuove, ehe siano utili. COSl il fisicomatematico efilosofo francese Henri Poincare nella secondameta dell'Ottocento definiva inmodo semplice e lineareuna delle potenzialita piu affascinanti della menteumana, precorrendo di quasi un secolol'affermazione dimodelli neuropsicologici sperimentali, basati suImoderno concetto di information processing, chevedono la creativita come il risultato di un processo diraccolta, integrazione ed elaborazione delleinformazioni, paragonando le operazioni mentali delcervello umana ed i suoi circuiti neuron ali a quelli di uncalcolatore elettronico.Secondo questi modelli ilcervello sarebbe costituito damoduli, connessi fra loro (inserie 0 in parallelo) secondolinee neuronali preformate.Questi moduli, capaci dicompiere una serie dioperazioni sugli stimoli a lorogiunti, sarebbero in grade ditrasferire la propriainformazione e di influenzarealtri moduli, attivandoli 0inibendoli. Sarebbe quindi attraverso complessi circuitidi attivazione e inibizione, stimolati dal continuo flussodi informazioni che arriva al cervello umano, cheverrebbero ad attivarsi di volta in volta solo alcunimoduli, responsabili dell'elaborazione di una precisarisposta. Esisterebbero infinemoduli e circuiti deputatial controllo del flusso delle informazioni, capaci difacilitare una via di trasmissione piuttosto che un'altra, aseconda adesempio delle condizioni psicofisiche in cui sitrova l'individuo (stato d'animo, stress 0 debolezzafisica... )0delleprecedenti esperienze avute dallo stesso(meccanismi legati alIa memoria). Alterazioni nelfunzionamento di questi circuiti sono la causa di moltidisturbi psichiatrici caratterizzati spessodall'alterazione di alcune funzioni cognitive, allo stesso

    modo questi effetti possono essere determinatidall'assunzione di alcune sostanze come ad esempio ledroghe. Si ritiene, inoltre, che stadi di funzionamento"particolari" diquesti circuiti possano essere collegati adelaborazioni mentali inusuali e quindi alla creazione.Proprio gli studi sulle psicosi umane ed in particolaresulla schizofrenia, furono l'input che, intorno agli annisessanta, porto 10 psichiatra Sarnoff Mednick allaformulazione di un modello che, partendo dalladefinizione di Poincare, vedeva la creativita comeassociazione fortuita di elementi, gia registrati nelcervello (impressioni, informazioni, eventi accaduti ... ),

    normalmente tenuti separati,un'associazione dovuta aparticolari stati mentali. Inseguito a questa formulazionefurono incoraggiati studi cheesploravano le connessioni tracreativita e schizofrenia. Taledisturbo psichiatrico e , infatti,caratterizzato dalla capacita,daparte degli individui che nesono affetti, di formareassociazioni inusuali eaberranti, e dalla incapacita di

    integrare emozioni e sentimenti, tutti elementi cheportano il soggetto all'anaffettivita, all'iperinclusivitafino anche all'autismo e che studi contemporaneirilevavano anche nei soggetti creativi. Sipenso COSl chesoggetti dotati di un modo di pensare di tiposchizofrenico, privo dell'angoscia e delle turbe psichicheproprie della state patologico, potessero essere dotati dialti livelli di creativita, A confermare questa ipotesicontribuivano i risultati di una ricerca pubblicata da JLKarlsson, alIa fine degli anni settanta, che riferivano diuna piu alta frequenza di psicosi (schizofreniche 0maniaco-depressive) neiparenti di soggetti registrati nelWHO's WHO come creativi, rispetto a quella registratanei parenti prossimi a quelli citati per altri motivi.Secondo Albert Rothenberg, autore di Creativita e

    pazzia, gli individui creativi sarebbero caratterizzati daun tipo dipensiero "allusive" e sarebbero semplicemente

    aleune sostanze come aleol edroghe. Cia spiegherebbe larisaputa tendenza a cercare l'ispirazione creativa

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    capaci di formulare associazioni strane senza pero esseredisturbati dalle apparenti contraddizioni in essecontenute. Risulta inoltre, da studi effettuati sempre nelperiodo compreso tra gli anni sessanta e settanta, che isoggetti creativi siano capaci di raggiungere livelli diattenzione particolarmente alti, aumentando COS! laquantita di stimoli captati e il flusso di informazionielaborate dal proprio cervello. Un piu alto affiusso diinformazioni associato amaggiori capacita associative edelaborative porterebbe, quindi, adunmaggior numero diassociazioni e a una maggiore capacita creativa. Recentistudi, attraverso i quali si simulano traumi cerebralimomentanei in soggetti sani, ostacolando per brevetempo l'attivita di aleune parti della corteccia, cercano dispiegare i motivi per i quali aleuni soggetti, a seguito dieventi che hanno causato deficit e zone di necrosicerebrale, abbiano sviluppato maggiori capacita creative.L'ipotesi e che cia possa avvenire nel momenta in cuivenga amancare il controllo inibitorio di alcune aree delcervello, a causa, appunto, di traumi 0anche all'azione di

    facendo uso di sostanze, come cocaina e anfetamine, che,peraltro, possono causare l'insorgenza di malattiepsicotiche, di tipo appunto schizofrenico, nei soggettiche ne fanno uso. Altri ricercatori, colpiti dalla spiccatacreativita di alcuni pazienti autistici, sono allavoro percapire da cosa essa derivi, se sia dovuta ad esempio aicomportamenti di tipo ripetitivo e ossessivo, tipici diquesta malattia, che caratterizzerebbero una diversapercezione della realta, una maggiore attenzione versoaleuni particolari e una continua elaborazione dirispostein un circuito di amplificazione e miglioramento dellestesse. In conclusione, nonostante in tutti questi annisiano stati molti gli studi, le teorie e i modelli elaboratiper spiegare la natura dell'affascinante fenomeno dellacreativita, non si e ancora arrivati a nessuna rispostadefinitiva. Molti restano i campi da indagare e imeccanismi da capire nel tentativo di imbrigliare quellascintilla, forse proprio di follia, che caratterizza la specieumana e che sta alla base della sua genialita ed eall'origine del suoprocesso evolutivo.

    via Zandonai, 58 - Palermotel. 091.225963w w w . e f f e m o d e L i t

    e - m a i l : e f f e m o d e l @ v i rg i l i o . i t-6AN!T9-B-P9P9b9-Michele Piccione: artista siciliano,

    mailto:[email protected]:[email protected]
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    consacrato alla musica e al canto di popoloElisabetta Serena PaternaFigliO d'arte dell'antropologo Vincenzo Piccioned'Avola, Michele, palermitano di nascita, si elaureato sie laureato colmassimo dei voti, la lodeelamenzione del demologo prof. Antonino Buttitta inBeniDemoetnoantropologici presso la Facolta di Lettere eFilosofia dell'Universita degli Studi di Palermo. Inizia lasua vita musicale a sei anni studiando chitarra classica,per poi passare alla ritmica e all'elettrica. Suona condiverse formazioni i piu disparati stili musicali. Ne12000approda alla musica popolare come tamburellista echitarrista, fondando conMario Incudine, Antonio Vasta,Vincenzo Castellana e Antonio Putzu, il gruppo dimusica etnopopolare Mukascia che riscuote da subito unnotevole successo. L'amore per la musica etnica 10portaperc' ad approfondire 10 studio di altri strumentitradizionali appartenenti a diverse culture come il duduk(oboe tradizionale della cultura armena), il bodhran(tamburo a cornice irlandese), la darbuka (tamburo acalicemedio orientale) che suona con 10stile appreso daiRom stanziati a Palermo, il cajon, la cornamusa scozzese,il marranzano, la zampogna a paru messinese e laDal 2004 al 2007 suona con il gruppo di musica etnopopolareKaiorda. Ne12005 collabora con l'attore e regista Lollo Franco, nellaspettacolo "11Rais" una favola di mare. Ne12007 da vita al progettoLassatilAbballari, con Benedetto Basile (flauti traversi cori e tamburia cornice), Paolo De Leonibus (fisarmonica), Valeria Cimo (voce epercussioni) e Ciccio Piras (chitarra e voce), che propone unrepertorio che spazia dalla musica del meridione d'Italia a quella Irishe Galiziana fino alle senorita balcaniche e mediorientali. Nell'ottobre2007 partecipa, come musicista rappresentante della Sicilia, allamanifestazione "7 settimana della Lingua italian a nel mondo" contema "L'italiano e il mare" tenutasi a Bratislava (Rep Slovacca). Nelgennaio 2008 prende parte al progetto '1\L-Funduq" del sassofonistajazz Pierre Vaiana. Nell'aprile 2008 si esibisce, con illaboratorio dietnomusicologia dell'Universita degli studi di Palermo, presso il"Centro di musica araba e del mediterraneo" di Sidi bou said(Tunisia), all'interno della manifestazione "Funduq, heritage,recherche et creation". Nel maggio 2008 si esibisce, con ilprogetto

    ciaramella molisana. La passione per gli strumentitradizionali si manifesta perc' in maniera prorompentenello studio dei tamburi a cornice del meridione d'Italiache lui stesso impara a costruire. Ha condotto e conducediversi stage di percussione e di tecniche esecutive ecostruttive sui tamburi acornice, in occasioni difestival erassegne quali ad esempio Lithos di Carlo Muratori.Insegna percussioni in diverse scuole palermitane,all'interno di progetti che mirano al recupero delladispersione giovanile. E' tra i soci fondatori del CentrodelleArti e delle Culture Tavola Tonda diPalermo dove,oltre a essere docente del corso annuale di Tamburi aCornice, si occupa della direzione artistica ecoordinamento delle attivita musicali e culturali. Nelcorso degli anni ha modo di confrontarsi con gli artistipiu quotati del panorama etnopopolare ejazz comeCarloRizzo, Pierre Vaiana, Salvatore Bonafede, Enzo Rao,Alfio Antico, Carlo Muratori, Daniele Sepe, GiancarloParisi. Inoltre ha collaborato con il Maestro EnnioMorricone per la registrazione di alcuni strumentiall'interno del filmBaaria diGiuseppeTornatore.El-funduq al "Dima jazz Festival" di Costantine in Algeria. Nelnovembre 2008, insieme al percussionista Vincenzo Castellana, vienecoinvolto, in veste di zampognaro, nelle riprese condotte da unatroupe del canale satellitare tematico di Sky ''National GeograficMusic" e mandate in onda dallo stesso canale durante i breakpubblicitari. Nell'agosto 2009 partecipa al Festival Internazionale diHammamet come ospite della cantante tunisina Zhora LajnefNell'ottobre 2010 la sua straordinaria performance musicale emelodica riscuote un successo strabiliante a Boston (USA). Svolgeun'intensa attivita concertistica, particolarmente in Sicilia, ed einvitato in parecchie rassegne nazionali e internazionali di musica ecanto popolare. Collabora, come percussionista e polistrumentista,con diverse formazioni musicali e musicoteatrali tra cui gliAsteriskos di Giancarlo Parisi, la compagnia di canto popolareCialoma, il gruppo di musica celtica "Silver Circles", i progetti "DeMare", "11Canto del sole" e "Voxas" della cantante palermitanaLucina Lanzara, il cuntastorie palermitano Salvo Piparo.

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    B E R L I N O - P A L E R M O II L F I L MFaccia a faccia can Beppe Severgnini e Mark SporrleVenerdi 2 1 gennaia 20'11 - ore 2 1.00

    Heidi Sciacchitano, D irettrice del Goethe-Institut Palermoe lieta di invitare alia proiezione del filmB E R L I N O - P A l E R M ORegia di Gianni Scimone, 53 min.Sequire un incontro con Beppe Severgnini, Mark Spcrrle,G ianni S cimone, Soledad Ugolinelli e Susanne Hahn

    Ingresso libero fino ad esaurim ento posti

    (@ 0G O E T H E - I N S T I T U rVT A L I E N Goethe-Institut PalermoSala Wenders - Cantieri Culturali alia Z isaVia Paolo G ili 4 , Palermo - tel. 09 1 652 86 80prog ramma@ palermo.goethe.orgwww.goethe.de/palermo

    -G9E!TH=E=INcSyI!TBT:""--Berlino - Palermo

    mailto:[email protected]://www.goethe.de/palermohttp://www.goethe.de/palermomailto:[email protected]
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    un film di Beppe SevergniniIizia bene l'anno 2011 per il Goethe InstitutPalermo, che presenta, diretto da HeidiSciacchitano, BERLINO - PALERMO un filmdi Beppe Severgnini con Mark Sporrle e la regia diGianni Scimone. Completato da un incontro conBeppe Severgnini, Gianni Scimone, l'interpreteSoledad Ugolinelli, e Susanne Hohn, direttrice delGoethe-Institut Italien e ideatrice del progetto "vabene?!"."Bandire i luoghi comuni e riaccendere la curiositareciproca" e il motto del progetto "va bene?!" ideatodal Goethe-Institut Italien che ha dato vita a dueanni di iniziative in Italia e in Germania incollaborazione con giornalisti, vignettisti,opinionisti dei due Paesi.Berlino-Palermo e una tappa di questa percorso eracconta il viaggio in treno da Berlino a Palermo(passando per Weimar, Monaco, Bolzano, Milano,Modena, Roma, Napoli, Lamezia, Messina) cheBeppe Severgnini, scrittore e giornalista delCorriere della Sera e Mark Sporrle, scrittore egiornalista del settimanale tedesco Die Zeit, hannofatto insieme alla scoperta di una Germanianascosta e un'Italia meno turistica. Le loroperipezie sui binari italo-tedeschi forniscono indiziutili per cogliere 10 spirito di due nazioni ritenutemolto diverse: dai ritardi alla sporcizia dellestazioni, non solo quelle italiane, agli incontri concontrollori - affascinanti lettrici dell'Odissea - aingegneri che risolvono iproblemi con leprese

    elettriche. I due giornalisti tracciano un itinerariobizzarro dove non solo i luoghi, rna anche glispostamenti e il treno diventano protagonisti di unviaggio che svela alcuni aspetti imprevisti e quasisurreali dei due paesi e tante sono le situazioniinsolite e divertenti: dalla visita ad Autostadt, metadi un vero pellegrinaggio da parte dei tedeschi cheda tutta la Germania vengono a ritirare la propriamacchina: "in un'atmosfera di intensa commozione",alla recita dei ragazzi di Crotone che decantanoscioglilingua in tedesco come benvenuto perSporrle che ric ambia con 'Apelle figlio d'Apollo".

    FOLKLa quinta corda, ritratto di un artista folk

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    Giorgio Menallo Oggigiorno imbattersi inqualcosa di nuovo e unevento raro, soprattuttose la novita non e una creazionefortuita bensl i1 frutto di unpercorso consapevole. Neparliamo con Francesco Di Luisi,giovane artista folk palermitano.Francesco, perche hai scelto lamusica folk?

    Ancora e un concetto che devoformalizzare meglio, peronel folkc'e sincerita e c'e storia. Senza nulla voler togliereagli altri generi, il modello musicale attualmente pilidiffuso incoraggia a far musica per mettersi in mostra,non per piacere personale. II folk, invece, e un generegenuino, nato dalla necessita della gente e, in pili, contutti i suoi sottogeneri e le piccole differenze nei testianche fra localita geograficamente vicine, fornisce unospaccato della societa e della sua evoluzione. E, puressendo per definizione musica tradizionale, estraordinariamente viva. Pero in Italia non abbiamo ilculto della tradizione. Per questa sono in partenza allavolta di Newcastle, sede di un'universita dedicata allamusica tradizionale. Naturalmente portero il mio banjo,strumento tipico del folkrna che nell'Inghilterra dell'800ha visto un largo impiego nella musica classica. E che miha letteralmente rubato l'anima. Ad un certo punto, hodeciso di chiudermi in casa e di dedicarmi solo al banjo.

    Macomehai iniziato i1tuo percorso?Ho cominciato a suonare la batteria all'iniziodell'adolescenza. Un giorno, mentre girovagavo nelreparto strumenti di Ricordi Mediastore, la miaattenzione fuattratta daun tamburo acornice. Nei giorniseguenti tornai spesso a guardarlo ed infine decisi diacquistarlo. Giunto alla cassa, il commesso mi consegnouna specie di matterello. Solo dopo scoprii di averacquistato un bodhran. Con questa strumento miavvicinai allamusica irlandese e iniziai ad esibirmi per lestrade. In seguito conobbi altri musicisti edappassionatidi folk e creammo una formazione pili 0 meno stabile,otten endodiscreti successi:iDraunara.Pero la vera svolta nella tua carriera musicale edovuta adunaltro strumento, l'hang drum...In realta, l'hang non 10 considero uno strumento, equalcosa di...di diverso. In poco tempo mi ha cambiato lavita, permettendomi di conoscere tantissime persone e disuonare in contesti molti differenti. Per citarne due:l'auditorium RAI, cioe la mia prima esibizione con unpubblico che non fosse composta dapassanti, e la SiqiliahEnsemble, un progetto incentrato su sonor itamediorientali e la musica sufi. Una ventata di nuovo,soprattutto per il nostro paese (e la nostra citta) in cui ifestival folk sono pochi e per 10 pili al Nord. Pero e anchecolpa delle persone, che in Italia dimostrano menointeresse per il genere rispetto a paesi come il RegnoUnito (patria del folk) elaGermania.

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    Sole Luna Festival 2011 CHiEbb\Luca Vincenzo Cucchiara

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    , gia apparso online, con scadenza 15 Marzo, il

    Ebanda per partecipare alSoleLuna Festival 20 11,giunto aHa sua sesta edizione. Abbiamo

    contattato il direttore artistico Giovanni Massa perconoscere le linee di continuita con le precedentiedizioni e le novita diquest'anno. SoleLuna Festival hainfatti come scopi la diffusione e la promozione deldialogo e dell'interazione tra ilMediterraneo e l'Islam,attraverso documentari cheraccontano vite di uomini epopoli, storie dei loro mari,costumi e tradizioni, difficoltae confli tti; real t a nonfacilmente visibili attraverso icanali commerciali -sottolinea Massa - presentatem genere in modo moltolantana dalla nostra realepercezione di esse. Realta checi spingono a riflettere su ciache davvero sappiamo 0 ciachecrediamodi sapere.Al momenta alcuni aspetti del Festival sono in via didefinizione, rna quest'anno esso presenta diversenovita rispetto alla precedente edizione: le due sezioniin cui e articolato non sono pili "Mediterraneo" e"Islam", rna si intitoleranno "PerMare" e "Per Terra".La prima comprendere i documentari provenienti 0dedicati all'area mediterranea e a tematiche relative; laseconda comprendera documentari originari da tutte learee geografiche. In continuita col passato, i filmatipresentati affronteranno temi legati al dialogo tra ipopoli e tra le culture, senza confini geografici 0tematici.Due ulteriori sottosezioni costituiscono altra novitadell'edizione 2011: "Short doc", che includeracortometraggi della durata massima di 30 minuti, e

    Feature doc"per i documentari che superano invecei 30minuti. Anche i premi quest'anno verranno rinnovati.La giuria assegnera premi separati per i documentaribreve e lungo di ogni sezione ed un premio per lamigliore regia. Ma il pili significativo sara sicuramenteil Premio "Un Ponte tra le culture", per ildocumentarioche, tra tutti quelli in concorso,meglio rifletta lespecifiche firiali ta istitutive del Festival e

    dell'Associazione "Sole Lunaun ponte tra le culture." Verraassegnato anche un premiospeciale alla produzione chemeglio avra saputo esprimereuno dei temi ricorrenti, emersitra i documentari selezionatinelle due sezioni dellarassegna, comeadesempio"Ladonna", "I bambini", "Laliberta di espressione", "Lavitaquotidiana", come contributoall' approfondimento ditematiche particolarmente

    sensibili. Quest'ultimo premio e destinato amettere inevidenza la tematica che tra i documentaristi ernergeracon maggiore urgenza, senza alcuna pretesa diindicazione sociologica, rna con l'intento di suscitareriflessioni, dibattiti e approfondimenti da parte delpubblico edella societa,Infine anche quest'anno al Festival saranno presentisezioni parallele, comequellemonografiche, e iniziativeculturali sulle quali 10 staff sta attualmente ancoralavorando. La giuria del festival e composta dal LuciaGotti Venturato, presidente dell'Associazione "Unponte tra le culture" , da Giovanni Massa,che ne edirettore artistico dall'edizione 2008, dal direttorescientifico Gabriella D'Agostino, dal direttore tecnicoRenzoMilan, edaChiara Lenciper laSegreteria.

    . . VN PONTEIRA LEcvL rvRE

    II programma dell'ACIPE per il 2011Sara presentato ufficialmente sabato 12 febbraio nei Vice presidente e Pier Paolo Orlando. L'Acipe ha

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    locali divia Generale Streva ilprogramma dell'Acipe,Associazione Culturale Italian a PartecipativaEducativa, tra ipili antichi operatori culturali presentiin citta, L'Acipe realizza ininterrottamente, a partiredal 1978, e da anni senza alcun contributo pubblico,manifestazioni dal forte impegno etico edorganizzativo. L'Associazione e stata per untrentennio storicamente diretta da GaetanoIngrassia, docente emerito delle cattedre diAntropologia criminale e di Medicina legale e delleAssicurazioni dell'Universita degli Studi di Palermo,ed autore di una sterminata produzione scientifica eletteraria, adessodivenutone presidente onorario.

    ricevuto pili volte il prestigioso Premio Cultura dellaPresidenza del Consiglio dei Ministri, ed e statachiamata a partecipare aRoma alle manifestazioni diinaugurazione diAnni Giubilari. IIprogramma per il2011 prevede la realizzazione in forma oratoriale deldramma storico "Era l'anno 64" diGaetano Ingrassia,per la regia di Rosalba Bologna. Un seminario su " I ITeatro contemporaneo in Sicilia:Testi e Luoghi", peril quale hanno assicurato la propria disponibilita 10scrittore Lino Piscopo e Gianni Nanfa, Presidentedell'Assoteatri. Prevista in finela esibizione diuno deimigliori cori siciliani.

    Al Bar Libreria GaribaldiVia A. Paternostro 46 - Piazza Cattolica 1 Palermowww.bargaribaldi.it tel. 0919820996 Aperto dalle ore 10,00 alle 23,00Musica Idee Riflessioni Incontri Azioni per il conflitto che cresce

    Conversazioni sulla Sicilia con Gonzalo AlvarezGarciaGiovedi 10 febbraio ore 18.00 "L'architetturadall'epoca greca alLiberty"Continua il ciclodi "Conversazioni sulla Sicilia" , unaserie di incontri con intellettuali, scrittori, artisti.L'idea e quella di sfruttare gli spazi del Bar LibreriaGaribaldi per passare un pomeriggio 0 una serata adiscutere liberamente della Sicilia, concentrandol'attenzione su una questione, una storia, un'aspettopeculiare che riguarda la nostra isola.Cominciamo giovedi 3 febbraio alle ore 18.00 conGonzalo Alvarez Garcia.Giovedi 17 febbraio ore 18.00 "I Fasci siciliani"Giovedl 24 febbraio ore 18.00 "La rassegnazione deisiciliani"

    Un Giorno Disperato LIVEVenerdi 28 Febbraio dalle 21.00 III libreriaIIconcerto delGiorno Disperato sipresenta venato diintimismo, nichilismo delirante epoetica dell'assurdo,esempio paradigmatico di un nuovo cantautoratosghembo e di un'attitudine contemporanea delloscrivere canzoni. Fuori dagli schemi eppuremaledettamente adeguato al reale, Giorno Disperatonon ha nulla da invidiare a coeve e pili blasonateesperienze italiane di nuovo cantautorato disperato.Palazzo intratterra inoltre gli intervenuti con un djset (ilDisperatoDj) nel corso del quale non mancheradi "suonare" estratti dal catalogo Brusio insieme allesue stesse produzioni inedite a firma Jesus inPlayback, pregne di psichedelia, di ritmo, disperimentazione.

    -INTEmhlN6B~------

    Un bon theoria es essential pro lID bon practica

    http://www.bargaribaldi.it/http://www.bargaribaldi.it/
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    Giorgio Menallo

    Ltheoria, id es Ie cognoscentia delobjectivo e del elementos que necessitapro consequer 10, es un requisito quedeberea preceder Ie acto practic. Mais que es Ietheoria? Pro facilitar le exposition, on potereadefinir 10 unclassederegulas e leges que describele connexiones inter le elementos. In senso late, eminus materialistic, on pote describer 10 como unlarge recolta de possibilitates per projectar lenostre actiones. Ista nove definition, ben que nonadjunge niente a le precedente, produce undirecte connexion con le quotidian. Tote nos,durante le nostre vita, entra in contacto consystem as de regulas (scripte 0 non) quecondiziona le notre ager.Multes essera provisori,alteres nos sequera allonge de tote levita, alteresancora nos non sequera mais. Sed, qual de isteracoltas on seligedesequer? Qual equanto deistenos cognosce e selige denon sequer?In alicun caso, ed in alicun campo, le infraction 0le non respecto de alicun regulas esextrememente positive, como demonstra leperfectionamento scientific ed le revolutionesartistic. In altere campos, totevia, le infraction deun recolta de normas es certamente nocive emanifestamente myope.Per exemplo, inmulte urbes on assiste a actos depur incomprensibile temeritate: trasversar sinhaber examinate le strata, mover se sin usar lesignalatores, guidar sin le casco... Istos es parveexemplos de alicun infractiones deun systema de

    regulas concipite pro beneficio del communitate,ide s lebeneficiodel singule cive.Presumente que,excepte particolar casos, nos es totos desirose depreservar Ie integritate del nostre figura, que onpoterea dicer in fronte a le inutilitate desanctionar le infractiones de un systema que,stante Ie logica, deberea esser natural istincto deconservation? On deberea parlar de manifesteidiotia? Qual es le differentia infra leinobservantia de Ie regulas in campoartistic/ scientific in comparation a los, cuje lecodicedela strata essol un exemplo?Le differentia es proprie le absentia de un theoriaque guida: si in le prime caso le infraction delregolamento esun selection cogitate e derivate dela comprension de le limites de le lege existente,in le secunde es un violation aleatori, sinconvincimento rational e dictate ab indolentia,nescitate 0simpliceprave habitude.Ergo, leprimees parte de un percurso que on pote controlar,examinar e corriger; le resultatos del secunde, invice, es abandonate a le fato. Tanto que Ille nosassiste ...

    L'interlingua (IALA) e unalingua artificiale basata suitermini di derivazione latina egreca affermatisi neUe linguenazionali. Per informazioni:www.interlingua.com

    http://www.interlingua.com/http://www.interlingua.com/
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